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Anonymus attacca server Polizia italiana: documenti segreti pubblicati online

di Marcello Tansini

I server Cnaipic 3 l’organo della polizia italiana che si occupa della sicurezza informatica nazionale sarebbero stati attaccati e penetrati con sottrazione di documenti online assolutamente delicati e riservati. I server della Polizia italiana sarebbero stati attaccati e violati dal gruppo hacker Anonymus Lulzsec, che ha annunciato di essere riuscito ad entrare nei server del CNAIPIC (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche della Polizia) e di aver sottratto migliaia di documenti (per un peso di circa 8 GB) che saranno messi online nelle prossime ore, anche se una piccola parte sembrerebbe essere già stata diffusa online. Usiamo il condizionale, in quanto la Polizia italiana non ha ancora confermato la notizia, che sarebbe assolutamente grave con pesanti ripercussioni, dal momento che i documenti rubati appartengono all’ente che si occupa della sicurezza e della difesa delle strutture critiche italiane da crimini informatici organizzati e terroristici. Il gruppo hacker, nel suo comunicato stampa, ha attaccato con forza la condotta dell’agenzia informatica per la sicurezza italiana, affermando che molti documenti proverebbero una serie di operazioni condotte in combutta con i servizi segreti interni ed esteri, in particolare con Russia, Egitto, Ucraina, Nepal, Bielorussia. Vi sarebvero, inoltre, delicati documenti sulle isole Cayman e di aziende USA, tra cui Exxon, e del Dipartimento di Stato americano. Si parla anche di file relativi allo scandalo finanziario Madoff e di attacchi hacker conseguenti ad esso perpetrati contro Bank Medici. In un documento riservato si sottolinea anche la mancanza di sicurezza degli uffici informatici di Genova e si afferma che possibili attacchi e sottrazione di documenti riservati potrebbero partire dall’interno.

Secondo il gruppo Lulzsec tutti questi documenti proverebbero che l’ufficio della Polizia avrebbe tenuto per sé una serie di documenti scottanti su numerose vicende giudiziarie sia nazionali che internazionali, dopo averli sottratti da computer difesi o sequestrati, utilizzandoli per singoli lobby di potere e interessi privati anziché metterli a disposizione della magistratura competente.

Una denuncia davvero grave che deve essere, tuttavia, provata. Attendiamo a questo punto il comunicato ufficiale della Polizia.

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