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La Notte della Cabbalà conferma la passione per la cultura ebraica

La quarta edizione del Festival Internazionale della Letteratura Ebraica di Roma è stata animata ieri sera, dalla Notte della Cabbalà, con la partecipazione di 30.000 persone. Per la prima volta nella Capitale, tra le  20.30 e le 2.30, tra il lungotevere De’ Cenci e via del portico D’Ottavia e tra via Arenula e il Teatro di Marcello, molti romani e tanti turisti hanno frequentato gli interessanti incontri-spettacolo dedicati all’approfondimento dei temi legati alla mistica e alla letteratura ebraica.
Un successo di pubblico per un Festival promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, che si svolgerà fino a mercoledì 21 settembre nel quartiere ebraico di Roma.
Una folla di oltre 500 persone, a partire dalle 20.00 di ieri notte, davanti all’ingresso del Tempio di Adriano, in piazza di Pietra, ha atteso fino alle 21.00 lo scrittore israeliano A. B. Yehoshua. Ad accoglierlo per dare il via alla Notte della Cabbalà anche il Sindaco di Roma Giovanni Alemanno, il Presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici e l’Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale Dino Gasperini.
L’assessore ha sottolineato di aver assistito a: «un grande e caloroso abbraccio tra due culture, all’insegna di un rinnovato “Noi”. Gli straordinari numeri confermano la volontà di un vero approfondimento e di una più profonda conoscenza della cultura ebraica. Questa “sete” di conoscenza coinvolge tutti gli aspetti della cultura: dalla letteratura alla poesia, dalla musica al teatro. Abbiamo dato a tutti l’opportunità di conoscere meglio un patrimonio inestimabile, in un luogo ricco di storia. Per farlo abbiamo scelto la formula della “Notte”, dello street party, perché è un linguaggio moderno, capace di coinvolgere tutti. Il numero di persone che hanno preso parte all’iniziativa è il risultato straordinario di una nostra  felice intuizione.»
Molto atteso anche l’incontro “Dialoghi sulla Cabbalà” con la scrittrice e studiosa di mistica ebraica e di arte sacra ebraica Yarona Pinhas, la studiosa di Cabbalà, terapeuta e psicologa, Daniela Abravanel e il Rabbino Benedetto Carucci. Fino a mezzanotte una lunga fila di persone ha aspettato in fila per visitare la Sinagoga e il Museo ebraico di Roma.
La musica si è susseguita per tutta la notte sui tre palchi al Teatro di Marcello, a Largo 16 ottobre 1943 e nel cortile del Palazzo della Cultura. Si sono esibiti, tra gli altri, il cantante napoletano Raiz, Evelina Meghnagi, I Mishmash e la Klezmerata fiorentina.
Anche danza e teatro sono stati protagonisti della la Notte della Cabbalà, grazie alle coreografie di Mario Piazza e al monologo di Alessio De Caprio.
A fare da sfondo a queste notti del Festival, la facciata del Palazzo della Cultura, un telone di pietra per le  proiezioni di video art realizzati dai migliori giovani talenti artistici di Israele, usciti dall’Accademia di Haifa e dall’Hamidrasha School of Art del Beit Berl College.
Domani il Festival continua con gli scrittori, giornalisti Anais Ginori, Chiara Valerio e Ronit Matalon e la mostra di Menashe Kadishman.

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