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30 anni di Depeche Mode!

testo di Patrizia Parolini e Ivan Lavaccara – foto di Stefanino Benni
Son trascorsi 30 anni da quelle grigie nottate nell’ESSEX dove i Depeche  suonavano davanti a 40 persone, la maggior parte amici e raccoglievano i primi applausi.
Sono passati indenni dall’abbandono di Vince Clarke che ha regalato a Martin Gore la possibilita’ di esprimere il suo innato talento e da quei “terribili” anni 80 che hanno ucciso quasi tutte le band post “paninare”.
Per la stampa specializzata e la gente comune il loro e’ sempre stato un gruppo di nicchia, che poco aveva a che fare coi vari Duran Duran O Spandau Ballet.
Hanno sempre vissuto la loro NON notorieta’ col sorriso in bocca nonostante venissero sempre additati come una band oscura, forse per via di quell’abbigliamento funereo che li ha contraddistinti per anni, fino alla svolta nel 90 dell’album Violator (13 milioni di copie vendute), che con le sue sonorita’ a tratti cupe a tratti solare conquista il mondo anche grazie al loro sapiente mentore artistico Anton Corbjin che con il video del re di Enjoy the Silence e i cowboy di Personal Jesus (registrata a Milano) regala una nuova immagine del gruppo.
Come tutte le band che si rispettino il successo produrra’ eccessi alla quale forse nemmeno i timidi ragazzi di Basildon erano preparati, droga e birra servivano ad alleggerire un tour mondiale massacrante di 18 mesi tra il 93 e il 94.
Questo portera’ Wilder a decidere di mollare i suoi amici per divergenze artistiche, piu’ probabilmente Alan capi’ che il futuro della band era oramai al tramonto.
Questo evento spinse invece i rimanenti DM a dimostrare a tutti coloro che li davano per spacciati, ma soprattutto a se stessi che non erano morti.
Nel 97 ULTRA apre la nuova era del gruppo: sonorita’ minimali con punte di R&R riportano i DM ai tempi di Black Celebration e Violator. Con la stupefacente “Home” di Martin che ruba lo scettro di canzone strappalacrime a “Somebody”, il tutto correlato l’anno dopo dal the singles tour 86-98 che riempira’ gli stadi, e dara’ nuova linfa al gruppo.
Nel ventennale della band esce Exciter che con Playing the Angel nel 2005 conquista totalmente pubblico e critica.
Nel mentre Dave Gahan si autoproduce 2 album (PAPER MONSTER E HOUGLASS) che rappresentano la sua vera e forse repressa anima Rock.
Nel 2009 con Sounds of the Universe i DM tornano alle loro origini usando vecchi campionatori anni 80′ (che Martin Gore si faceva recapitare in studio a Santa Barbara) e con il nuovo produttore si cimentano in suoni che sembrano veramente usciti da un mondo parallelo.
L’album remixes 81-11, con nomi di assoluto livello, rappresenta una piccola celebrazione per questo gruppo che tanto ha dato e tanto ha ancora da dire.
A gennaio Andy, Martin e Dave rientreranno in studio per lavorare al nuovo album e nel 2013 daranno vita al (forse) loro ultimo tour e che sara’ facile immaginare riempira’ gli stadi di tutto il mondo.
Chi lo avrebbe detto 30 anni fa’?
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24 COMMENTI

  1. finalmente i mostri sacri sono arrivati tra le pagine di italiamagazine. chi l’avrebbe detto. Continuate cosi Depeche Mode…avete fatto 30 ore fatte 31.
    Gabri

  2. Grazie a Stefano per averci dato la possibilità di pubblicare questo articolo!
    E’ un piacere collaborare con te :o) e come già detto … le foto sono meravigliose
    GRAZIE!!!
    e grazie a tutti

  3. bella recensione di un gruppo che ha fatto la storia della musica mondiale correlata da foto bellissime.
    unica pecca: 30 anni in cosi’ poco spazio.
    i Depeche Mode meritano piu’ pagine.

  4. ottimo articolo, pacato e non banale rispetto a quello che ci propinano i vari giornali
    avete tralasciato Counterfeit di Martin, ma capisco che l’articolo era sui Depeche Mode.
    complimenti anche per le foto.

  5. Certo,Si puó copiare l’articolo semplicemente Linkandolo e mantenendo l’home page del sito
    X Marco: ho volutamente lasciato C1 e C2 di Martin perchè sono album di cover e non hanno interferito in alcun modo col lavoro dei DM.
    Un grazie particolare a Stefano per l’opportunitá.

  6. grazie Caruccia.
    il mio scritto e’ di contorno, sono le foto bellissime fatte da professionisti come Stefano che danno valore all’articolo.
    un abbraccio

  7. ciaooo ragazzi bell’articolo… sono così contenta che a gennaio entreranno in studio per il cd nuovo non vedo l’ora !!!!! e sopratutto non vedo l’ora del loro concerto 🙂 DEVOZIONE PER SEMPRE <3

  8. Bravi Patrizia ed Ivan, l’articolo e’ molto bello e dettagliato. Ma due conoscitori come voi non potevano fare altrimenti! Bellissime anche le foto. Siete forti e Loro magici!!

  9. complimenti per l’articolo, ivan e patty se volete scrivere un libro sui DM e le vostre avventure e cercare qualcuno che lo pubblichi sapete dove sono, un saluto anche a martin j.!

  10. grazie Silvia, come ben sai, i DEPECHE MODEsono un qualcosa di aureo che ti porti dentro.
    non si diventa fan,lo si e’ gia’ nell’animo e poi col tempo o con la giusta canzone tutto questo amore sopito esce fuori.

  11. grazie Stefano.
    per un futuro libro sui Depeche devo comunque aspettare almeno 3 anni affinche’ la loro lunga carriera giunga al termine ..
    avventure , aneddoti e pazzie ne ho tanti da raccontare ,ma molti ne voglio ancora.
    e ci sto lavorando perche’ la mia passione per i DM brucia ancora.
    the fire still burn
    un caro saluto a Maddy

  12. Finalmente si parla del più grande gruppo del mondo in maniera non futile.
    Al bando gli schemi . I DM SONO storia.
    Grazie per le belle parole e le foto
    Fede

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