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Inaugura a Roma "Trouble Rainbow", la prima mostra a sei mani

Di Stefania Taruffi

Trouble Rainbow- Le artiste

La galleria Marie-Laure Fleisch al centro di Roma, ha presentato per la prima volta in Italia il lavoro di tre giovani artiste legate per nascita o per formazione culturale alla Svizzera: Claudia Comte, Athene Galiciadis e Melodie Mousset. Le tre artiste che si conoscono dagli anni della formazione presso l’Ecole Cantonal d’Art di Losanna, mentre ora risiedono ed operano in differenti città del mondo, condividono da tempo l’interesse di realizzare un lavoro che assecondi la loro comune ricerca basata sulle forme e i colori.

Questa mostra, dal titolo Trouble Rainbow, ha offerto loro l’occasione di sviluppare un progetto collettivo realizzato a sei mani. L’installazione complessiva vuole essere un laboratorio dove possono confrontarsi le modalità esecutive e i procedimenti visivi che nascono dall’incontro e dal dibattito di distinte individualità di ricerca. Un intervento che vuole privilegiare l’armonia e la condivisione pur nel rispetto dei diversi  linguaggi visivi. In un’epoca in cui s’impone l’individualismo nell’arte e non più il ‘lavoro di scuola’, come nel passato, questa è un’assoluta novità nel panorama artistico romano. Il tentativo di unire tre individualità artistiche in un unico lavoro, il cui risultato è uniforme e attraente e dove, allo stesso tempo, si possono individuare i singoli stili. Claudia Comte sembra aver impostato il suo lavoro secondo un metodo binario: mentre nella pittura è quasi ossessionata dalle forme geometriche e da trame e intrecci che elabora in maniera seriale, nelle sue sculture, invece, si abbandona al piacere di sagome sinuose e morbide, come se fossero già in essere nel blocco di legno che ama intagliare dal vivo, immergendosi nei boschi. Athene Galiciadis procede, sia in scultura che in pittura, cercando di rimuovere la componente razionale che risiede nel procedimento creativo e di abbandonarsi al gesto e al ricordo e si lascia guidare dalle sensazioni ricevute dai colori e dalle forme cercando di ricomporli attraverso un personale rapporto armonico. Eseguiti a mano libera gli orditi geometrici assumono sempre un aspetto morbido e ondulato. Melodie Mousset divide la sua ricerca tra performance e installazione cercando di riflettere in maniera giocosa e ironica  sul concetto di identità e di percezione del sé.Lo spazio della galleria è stato pensato dalle artiste come se fosse costruito da un personaggio uscito dal loro immaginario. Un Habitat dunque, dove lo spettatore è invitato ad entrare e a dialogare con il lavoro, lasciandosi catturare dai colori dei dipinti murali e dalle forme delle sculture. Lo spazio così ricostruito potrebbe quasi somigliare ad un misterioso antro abitato da un moderno eremita che colleziona in chiave naturalista opere di materiali come il legno, la pietra e la carta.Per l’opening Melodie Mousset presenterà una performance in galleria con l’artista e coreografo Zachary Sharrin, ideata parallelamente al progetto installativo.

Giovedì 6 ottobre alle ore 19, all’Istituto Svizzero di Roma, si terrà una nuova performance di Mousset con Zachary Sharrin. Nella stessa occasione avrà luogo una conversazione con le artiste e Valentina Sansone, curatrice dell’ISR, che si concluderà con la presentazione del catalogo Trouble Rainbow(ed. Nero, Roma).

La mostra, patrocinata dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, partecipa all’evento Art2Nights (23-25 settembre 2011), e alla Giornata del Contemporaneo (8 ottobre 2011).

Info mostra: dal 23 settembre al 23 novembre

Galleria Marie-Laure Fleisch – Vicolo Sforza cesarini, 3/a Roma. www.galleriamlf.com

 

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