Segnala un evento
HomeItalian Revolution15 ottobre: cresce la tensione per il giorno degli 'Indignati'

15 ottobre: cresce la tensione per il giorno degli 'Indignati'

di Francesca Lippi
 

Sull’ormai famoso blog ‘I segreti della casta di Montecitorio’, dell’odiato-amato Spider Truman, si percepiscono i preparativi per l’imminente manifestazione del 15 ottobre, giorno dello sciopero nazionale del pubblico impiego nonché vera e propria giornata mondiale contro i governi e le multinazionali. Sul web tutti ne parlano, anche perché la giornata di protesta minaccia di diventare una cosa. Ma anche la carta stampata, non disdegna la notizia: secondo il settimanale Panorama addirittura i servizi segreti e l’Antiterrorismo stiano temendo una vera e propria “rivolta urbana” nella Capitale. C’è paura che possano verificarsi gravi incidenti di piazza al solo scopo di far cadere il governo. E la rivista cita il portale Indymedia Italia, il network di “giornalisti” indipendenti, come luogo virtuale in cui “si annuncia insurrezione per il 15 ottobre chiedendo di portare con sé tutto per prendere e tenere la piazza”.

Sul sito in questione vi è un articolo in cui si parla della “manifestazione contro il sistema”. L’autore spiega –utilizzando un linguaggio giovanile che ricorda chat ed sms- che “seppur si siano accodati a cose fatte Cgil e suoi lacchè, l’iniziativa (europea) nasce con spirito sorprendentemente rivoluzionario”. L’occasione viene definita unica, ma c’è anche la consapevolezza che “le forze politiche” potrebbero attaccare i manifestanti stessi, “anche non dovesse esserci il minimo intento conflittuale”, che comunque –si specifica “ ci sarà e deve esserci da parte nostra”.

In più, nell’appello si invita a mantenere calma e sangue freddo anche “Se ci accoppano dei compagni”. In quel caso l’ordine è di non paralizzarsi, di non darsi in isterismi, anzi piuttosto di rispondere “colpo su colpo”. E poi, citando Napoleone Bonaparte: “qualunque sia la disparità delle forze in campo in favore di una forza piuttosto che l’avversa, esiste sempre un fattore X di incognita: la morale e lo spirito dei combattenti, la coscienza di difendere la ragione”.

Lo stesso Spider Truman, oltre a trattare in svariati post delle riunioni organizzative in attesa del 15 ottobre, ha creato anche una pagina collegata all’imminente evento intitolata, appunto, “15 ottobre: un milione di indignati in corteo verso il parlamento”. Nella scheda delle informazioni si legge una amara verità: “Siamo sull’orlo del baratro, la bancarotta è ormai vicina. Scioperare non basta per farli intimorire. Appuntamento 15 ottobre 2011, ore 14. un milione di cittadini indignati marceranno verso Montecitorio al grido ‘che se ne vadano tutti’. Senza bandiere di partito ma con tende e sacchi a pelo. Prima che sia troppo tardi. Iniziano i preparativi”. Già: senza bandiere di partito. Ma qua e là, sulla pagina Facebook, si leggono commenti sul rischio che il 15 ottobre possa trasformarsi in uno sciopero qualunque con bandiere sindacali al vento. Eppure il proposito, a quanto si legge, è che il 15 ottobre diventi “non una sfilata, ma una giornata radicale di conflitto”.

Oramai mancano pochi giorni alla data infuocata e già si parla di un’altra protesta il 12 dello stesso mese. Quel giorno, infatti, a palazzo Koch, si terrà il convegno internazionale “L’Italia e l’economia mondiale, 1861-2011” con il presidente di Bankitalia Draghi e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Il primo autore della Lettera della Bce, il secondo sostenitore della linea dei tagli e dei sacrifici in nome della stabilità europea”. Dunque, al grido di “Occupiamobankitalia. Per non pagare il debito! Per riscuotere il credito sociale!” gli organizzatori hanno stabilito che probabilmente la manifestazione del 15 ottobre, “comincerà molto prima del previsto e non sembra volersi concludere la sera stessa”. Il 12 ottobre alle 16, si legge su ‘I segreti della casta’, “troviamoci sotto la sede della Banca d’Italia di via Nazionale, senza bandiere e oltre i recinti delle identità, per rivendicare insieme il diritto all’insolvenza.

Siamo il 99%, abbiamo un mondo intero da reinventare”.

 

1 COMMENTO

SCRIVI UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome

- Advertisment -

più popolari