Sarah Scazzi: l'udienza preliminare

di Maria Rosaria De Simone

Il 20 ottobre a Taranto si e’ tenuta l’udienza preliminare per il processo per la morte di Sarah Scazzi. Un caso questo, che si sta impantanando in un mare di contraddizioni, di colpi di scena, di accuse reciproche nell’ambito di una famiglia che nasconde la verita’  riguardo la morte della giovanissima Sarah. Ma le ultime notizie che emergono dall’udienza di ieri vengono dalla ricostruzione del sostituto procuratore Mariano Buccoliero di Taranto riguardo al delitto di Avetrana. Secondo la sua analisi, sono state la zia Cosima Serrano e la cugina Sabrina Misseri ad aver ucciso Sarah, che e’ stata trascinata a forza dalla sua casa e costretta ad entrare in macchina. Il sostituto procuratore ha quindi dato credito alla testimonianza, poi ritrattata, del fioraio Giovanni Buccolieri, che aveva raccontato alla sua commessa di aver visto la scena di Sarah costretta ad entrare in auto.  Le due donne l’avrebbero poi condotta nel garage di via Deledda e li’ avrebbero compiuto l’efferato omicidio. Solo in seguito al delitto, Michele Misseri sarebbe intervenuto per sopprimere il cadavere. L’impianto accusatorio dunque si fonda sulla convinzione che le due donne sono le responsabili dell’omicidio e non tiene conto delle dichiarazione di Misseri che continua a modificare la sua versione dei fatti, ma che si proclama ora unico responsabile della morte della nipote.
Comunque l’esperienza che ci proviene dagli ultimi famosi processi di omicidi in Italia, ci mostra come difficilmente si arrivi alla verita’ dei fatti, nonostante i mezzi utilizzati per le indagini siano sempre piu’ sofisticati. Anzi, questi mezzi danno l’impressione di rendere i casi ancora piu’ intricati.