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I giovani con il fattore “genialità”

Di Francesca Lippi
Settembre, andiamo. E’ tempo di esami di ammissione. Con la fine delle vacanze estive, infatti, sono molti coloro che decidono di proseguire gli studi dopo la maturità. Alcune facoltà universitarie sono però a numero chiuso. Medicina, odontoiatria, ingegneria o architettura. La maggior parte delle “scuole”  tecnico-scientifiche hanno un numero programmato di posti, il che potrebbe anche far passar la voglia ai ragazzi di tentare la prova di ingresso puntando su studi sociologico-umanistici viste anche le oramai notorie lacune degli scolari italiani. I risultati internazionali Ocse-Pisa, infatti,  continuano a mostrare che i nostri giovani sono delle vere e proprie teste dure per le discipline logico-matematiche e scientifiche: zero in geometria alle elementari, sono addirittura incapaci a far di conto verso i 15 anni. Indubbiamente, una volta arrivati al momento cruciale di scelta dell’università, questo potrebbe avere delle ripercussioni non da poco.  E’ ovvio che bisogna correre ai ripari.
Se il Ministero dell’Istruzione ha intenzione di mettere mano a partire da questa primavera ai programmi scolastici nel tentativo di riparare l’irreparabile, è dal mondo della ricerca, però, che viene un incentivo pratico con il tentativo di stimolare la creatività dei giovani per favorire l’avvicinamento alla scienza. Il mese, infatti, si apre con la premiazione a Roma, delle creazioni di alcuni studenti che hanno partecipato al concorso ‘INVFactor-anche tu genio!’, organizzato dall’Istituto di ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche Irpps-Cnr in collaborazione con il Ministro della Gioventù e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, con l’adesione del Presidente della Repubblica italiana.
Nata con l’intento di valorizzare il talento e le intelligenze delle nuove generazioni, incoraggiando e stimolando il loro avvicinamento alla scienza ‘INVFactor’ è da inserirsi nel ‘triangolo della conoscenza’ – dicono dal Cnr- che lega in maniera forte i tre elementi cardine del progresso, che sono l’istruzione, la ricerca e l’innovazione.
Il 7 settembre, quindi, sarà una giornata dedicata agli studenti-inventori delle scuole superiori italiane, in particolare degli istituti tecnici che fino a poco tempo fa venivano erroneamente considerati come delle scuole di ‘serie B’. L’evento, che conclude la competizione lanciata in marzo dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, si svolgerà nella capitale presso lo Spazio Europa di via IV Novembre e prevederà l’esposizione delle invenzioni finaliste e la successiva premiazione dei vincitori. Non solo. I giovani inventori delle tre creazioni vincitrici parteciperanno il 24 settembre – nell’apposito settore ‘Young talents on display’ – alla kermesse ‘Light 10 -Accendi la luce sulla scienza’. Organizzata anche questa dal Cnr nell’ambito della ‘Notte europea dei ricercatori’ ha la medesima finalità di far avvicinare i giovani al settore della ricerca scientifica.
“Quest’anno –fanno sapere dall’ente- ‘INVFactor’ ha visto la partecipazione di 38 invenzioni provenienti da tutta Italia, frutto dell’ingegno creativo di giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni”. Tra queste, nove proposte sono le finaliste selezionate da un team di ricercatori e rappresentanti delle istituzioni. “I progetti pervenuti denotano una spiccata sensibilità, in particolare verso le tematiche dell’ambiente, della mobilità e del sociale. Tra i più interessanti, alcuni prototipi di veicoli a basso impatto energetico e tecnologie di supporto ai disabili”, dice Rossella Palomba dell’Irpps-Cnr, coordinatrice dell’iniziativa con la consulenza di Leo Sorge scrittore e ‘storico del microprocessore’.

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