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AltaModa Roma: Giada Curti presenta a Roma la nuova collezione Autunno/Inverno

Di Stefania Taruffi
Grande successo a Roma per la giovanissima stilista Giada Curti, creatrice di abiti di alta moda e alta moda Sposa che nell’ambito di AltaModa Roma ha presentato, nel suggestivo Parco dei Daini di Villa Borghese, la nuova collezione Autunno/Inverno 2012/2013, intitolata “La Reine du Cirque”. Dieci abiti haute couture di grandissimo pregio, nei colori rosso, nero e dorato, decorati con piume, fiocchi, Swarovsky e pietre, ispirati alle morbide donne dipinte da Fernando Botero; volumi teatrali, eleganti, pizzi e trasparenze per una donna chic, femminile, regale, come non ce ne sono quasi più. Un invito all’eleganza, al gioco, in una cornice di magia circense.
Ad applaudire gli abiti-gioiello da grande soirée sotto la regia di Emilio Sturla Furnò e Raffaella Naddeo, tanti volti noti della cultura, dello spettacolo e delle istituzioni: Antonella Elia, Natalie Rapti Gomez, Marianella Bargillie Geppy Glejeses, Loredana Cannata, Gloria Guida, Sara Ricci, Mita Medici, Samya Abbary, Jinny Steffan, Vanessa Villafane, Isabel Russinova, Elisabetta Pellini, Elda Alvigini, Adriana Russo, Elena Bonelli, Metis De Meo, Marina Pennafina, Maria Monsè, Giada De Miceli, Lorena Cacciatore, Maria Grazia Nazzari, Valeria Mangani e gli onorevoli Antonio Paris e Alessandro Vannini.
Al termine della sfilata, presentata come uno spettacolo illuminato da artistici giochi di luce, tra acrobati e giocolieri, la Curti ha spiegato alla stampa che: “Gli abiti dei circensi non sono costumi ma paramenti sacri che si muovono nella pista del circo tra mangiatori di fuoco, acrobati, tigri e incantatori. L’arena è l’altare in cui si scongiurano le paure. Il tendone è il tempio e le modelle sono audaci sacerdotesse abili nel domare le fiere e nel cavalcare. Donne intelligenti e coraggiose che vincono la paura del vuoto e fanno volteggiare oggetti in equilibrio. Persino gli elefanti obbediscono alla loro femminilità. In fondo, il circo è l’allegoria della società dei nostri tempi. Le donne non cadono. Anzi. Sono sempre più consapevoli della loro bellezza e del loro successo”.
Al termine, una sposa che si tinge di un intenso verde salvia, in alternativa al bianco della tradizione. Come ha spiegato la stilista “un messaggio di speranza in tempi ormai incerti e di sacrifici”: vita lunga e ricami in Swarovski sotto il seno nelle gradazioni del color salvia e dello smeraldo che disegnano collane sulla schiena. Ampia gonna a pieghe baciate. Lunghissimo il velo in tinta con l’abito.
Una collezione di abiti dell’immaginario, di realtà scrutate nei ricordi e nei sogni. Nel Circo si materializza il desiderio divenendo realtà e la paura si supera con il desiderio che diviene speranza.
Venghino, signori venghino. Lo spettacolo sta per iniziare”. Si alza il sipario. E iniziamo a sognare, immersi in una scena a dir poco, Felliniana.
 
 

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