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Elio e le Storie Tese… il Postepay Rock in Roma è tutta un'altra musica

di Erika Sambuco
Altro “colpaccio” per il Postepay Rock in Roma che, ogni anno sempre di più, propone live imperdibili facendoci davvero godere l’estate romana. Grazie a The BASE S.r.l  sul palco giovedì, è stata la volta di Elio e le Storie tese, il gruppo più poliedrico e irriverente del panorama musicale italiano che con il suo Enlarge your penis tour, dopo aver attraversato i teatri di tutta Italia, torna a Roma con un eccezionale live al Festival rock della Capitale.
Il concerto si apre con “Baba O’Riley” degli Who: su queste note la band ha scelto, a poco a poco, di fare il suo ingresso sul palco: Rocco Tanica (alla pianola), Cesareo (chitarra alto), Faso (chitarra basso), Christian Meyer (alla batteria), Jantoman (ulteriori pianole) e poi l’imperdibile Mangoni (artista a sé) e il grande ELIO, leader storico del gruppo milanese che non smette mai di far ridere e provocare; tutto fatto con la massima leggerezza o almeno così, in superfialità appare ma, se si scava veramente… Il repertorio parte con “Burattino senza Fichi” e “Gargaroz” per continuare poi con una serie di brani preceduti da un tema, introdotto dallo stesso Elio, temi che per altri sarebbero “proibiti”: parla dell’omosessualità, ironizzando  su Povia e reclamando di esser stato lui l’anticipatore del discorso: “Prima si pensava si inculassero solo, oggi si comincia a capire che sono delle persone… La nostra canzone “Omosessualità” noi l’abbiamo scritta ben 16 anni fa”. Con “Pilipino Rock” si sofferma sul problema dell’integrazione fra etnie. E poi “Heavy Samba” e “Come gli Area” (omaggio reso ad una delle band che hanno avuto la sfortuna di “non sfondare” poichè nata in Italia): “Gli Area se fossero stati americani sarebbero stati una band di culto, mentre qua rimangono solo un gruppo che non conosce nessuno”. La parola passa a Rocco Tanica, storico componente della band (da sempre spalla dell’amico e collega) e noto come “il più grande divulgatore di internet presso il pubblico che non sa niente di internet ma fa finta di essere un appassionato di internet”  introducendo “Enlarge your Penis”. Sembra quasi di ascoltare le favole del “nonsense” stile Rodari, intrise di significato e ricche di satira. E perchè non continuare discutendo della situazione in cui vessa la categoria dei venditori: “Ma si sono mai fermati a pensare, se lo sono mai chiesto i Kasabian,
foto: Stefanino Benni

con la loro “Velociraptor” che situazioni vivono i venditori??” Domanda Elio al suo pubblico… “Ma cosa ne vogliono sapere i Kasabian!?” Elio reclama per poi attaccare con “Abbecedario”. L’età del pubblico è indefinita, vista la carriera pluridecennale degli artisti. Si va dagli adolescenti di oggi a quelli che lo sono stati ieri o l’altro ieri e gradisce, conosce il gruppo a menadito: “Parco Sempione”, “Il Rock and Roll”, “Le Belle Canzoni di una volta”, “Discomusic”, “Evviva” e “Born to be Abramo”, una scaletta per uno show trascinante dove azione, ironia e musica, trovano nella dimensione live la cornice ideale per le stravaganti demistificazioni narrative a cui ci hanno abituati con il loro straripante ed irriverente sense of humour. Ospite d’eccezione, la vocalist femminile Paola Folli che, con la sua strepitosa voce non ha potuto che impreziosire il tutto e, dati i festeggiamenti appena terminati per il suo compleanno, il pubblico ha voluto omaggiarla più volte tra gli applausi ed il “Tanti auguri a te”. Una particolare menzione và poi a Mangoni che, con i suoi mini-show e gli improbabili stravaganti costumi, è veramente la ciliegina sulla torta: dalla tutina zebrata di seta, al mantello rosso e la corona, dalla parrucca con la “cresta” verde, all’abbigliamento rapper e, per finire, stivali tacco alto e lustrini rosa ed Elio ci scherza: “E’ il campione  burlesque dell’anno… Ha fatto domanda per entrare a far parte delle Storie Tese ma, come dire, stiamo ancora valutando”. Il concerto finisce dopo due ore: il pubblico urla “Forzaaa Paniiinoo” e per il BIS ci regalano “Taparella”. Con “All’alba vincerò” intonato da tutti i presenti sul palco si conclude un live che, tra inchini, ringraziamenti e “pollo” lascia tutti decisamente soddisfatti. Presenza scenica, sarcasmo e sagacia dei testi… Elio e la sua band sono eccezionali musicisti e si confermano una band imperdibile dal vivo… La loro è tutta un’altra musica!
 
 
 
 
 
 
 

 
 

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