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La nuova stagione della fondazione Musica per Roma

di Mariano Colla
Anche quest’anno, dinnanzi ad una nutrita delegazione della stampa e della televisione, la fondazione Musica per Roma ha lanciato le primizie della stagione che, per il 2012 – 2013, si annuncia particolarmente interessante.
Aurelio Regina e Carlo Fuortes, rispettivamente presidente e amministratore delegato della fondazione, hanno illustrato gli obiettivi più significativi raggiunti nella gestione della fondazione, obiettivi concreti, traducibili in più che soddisfacenti risultati economici e di pubblico, nonostante la crisi in corso, sostanzialmente l’affermazione di una formula che tramite l’istituzione romana celebra i 10 anni di attività.
Quali invitati all’inaugurazione della stagione, il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e l’assessore alle Politiche Culturali della provincia, Cecilia D’Elia, hanno espresso consenso e ammirazione per quanto Musica per Roma sta facendo per la capitale, sia in chiave di immagine, sia per gli ottimi risultati gestionali raggiunti che, tra l’altro, assicurano un autofinanziamento della fondazione per oltre il 60%.
Un programma che ogni anno si arricchisce di nuove iniziative, a conferma di un attivismo manageriale e imprenditoriale che spicca nel panorama dei progetti culturali della capitale.
Il presidente Regina ha colto l’occasione del decennale della fondazione per fornire i dati di un successo che si manifesta attraverso la realizzazione di un palinsesto sempre più ricco e che, per la stagione in corso, può contare su più di 80 format e su circa 500 appuntamenti.
Inoltre, delle iniziative in cantiere o già sperimentate negli anni scorsi, circa 50 saranno replicate presso altre sedi italiane o estere, a dimostrazione dell’interesse diffuso verso i progetti culturali proposti dalla fondazione.
Nel 2012 hanno avuto luogo circa 300 eventi, e il numero di spettatori si è attestato sulle 150.000 unità, confermando il livello di presenze dell’anno precedente, nonostante il perdurare della crisi economica.
Gli spazi dell’auditorium hanno segnato un tasso d’occupazione di circa l’82%, a conferma di una attenta politica di marketing che ha saputo indirizzare i programmi verso target di spettatori ben definiti.
L’interesse per le attività della fondazione è anche testimoniata, secondo Regina, dai circa 300.000 contatti su You Tube e dai 2 milioni di visite sul sito istituzionale.
La parola crisi ha fatto capolino più volte nel discorso dell’amministratore delegato Fuortes, pur tuttavia è proprio la criticità della situazione economica ad incoraggiare investimenti in cultura.
La cultura, quindi, come risposta al senso di spaesamento e di inquietudine che caratterizza questo momento della storia economica del paese.
In tal senso il programma già vasto degli anni scorsi è stato ulteriormente diversificato, al fine di ampliare la base di spettatori alla ricerca di spettacoli sempre più personalizzati.
Tra le novità più significative della stagione Fuortes ha citato :
• My festival, nuovo format firmato da Patti Smith
• Laurie Anderson con la presentazione del suo ultimo lavoro “an evening with Laurie Anderson”
• Carta bianca a Dave Douglas e Francesco Bearzatti
• Lezioni di paradiso perduto, con Serena Dandini.
• Lezioni di cucina a cura di Carmelo Chiaramonte
• Festival delle scienze con a tema la felicità
• Festival del verde e del paesaggio
• Lezioni di storia, dove il tema è “stranieri nelle nostre città”
• La fotografia al femminile, con la partecipazione di Charlotte Rampling e le fotografe di Life
• Infine, lezioni di rock dedicate quest’anno ai 50 anni dei Beatles.
Ovviamente il programma offre un programma molto più ampio riproponendo format di successo, quali le lezioni di musica, Puglia suona bene, lezioni di Jazz, balletti e cosi via.
Una lista dettagliata degli eventi è consultabile sul sito della fondazione: www.auditorium.com.
Le iniziative della fondazione sono, tuttavia, da considerare come un “work in progress”, sostiene Fuortes, ossia l’intero palinsesto va visto in chiave dinamica, con la possibilità continua di interventi ed integrazioni, per meglio soddisfare specifiche esigenze o disponibilità che dovessero maturare nel corso dell’anno.
Il consiglio dell’amministratore delegato è, pertanto, quello di consultare periodicamente il sito, al fine di essere aggiornati sulla programmazione.
Quale nota conclusiva, presidente e a.d. hanno evidenziato il ruolo significativo dell’Auditorium parco della musica nell’assicurare una esperienza di comunità, nel configurarsi come centro di aggregazione per bambini, giovani, famiglie e pensionati, tutti in grado di ricercare e trovare una specifica iniziativa di interesse.
Dopo 10 anni di attività, più dei record di incassi, presenze e numero di appuntamenti il primato che più ci inorgoglisce, hanno detto, è di rendere ogni giorno partecipi della programmazione intere famiglie e singoli appassionati, cittadini romani e turisti stranieri uomini e donne da 1 a 101 anni.
Il sindaco Alemanno e l’assessore Elia hanno infine sottolineato la necessità che l’Italia investa sulla cultura sollecitando, anche attraverso adeguate politiche di defiscalizzazione, un nuovo mecenatismo e una maggiore partecipazione del privato che veda nella cultura, e non in altre forme più banali, il ritorno di immagine a cui aspira.

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