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Roma, Giornata internazionale sulle ulcere cutanee

Giornata internazionale sulle ulcere cutanee
Giornata internazionale sulle ulcere cutanee

Di Francesca Lippi
Una lesione sulla cute, un taglio cronico che sembra non voglia guarire mai e che in Italia affligge il 4 per cento della popolazione. Ferite provocate da una microcircolazione oramai compromessa da molteplici cause. Alla base di questo fenomeno infatti si riconoscono differenti ragioni: venose, arteriose, da pressione, autoimmuni, neurotrofiche, ipertensive, infettive, ematologiche, neoplastiche, da pioderma gangrenoso, iatrogene, traumatiche e cause chimico-fisiche.
Sono le ‘ulcere cutanee’, veri e propri solchi che marcano irreparabile il derma e che vanno anche più a fondo, raggiungendo gli strati sottocutanei e nei casi più gravi anche i muscoli. Il diabete di tipo I e di tipo II, l’ipertensione arteriosa o anche solo una dieta povera di fibre e uno scarso apporto di antiossidanti, potrebbero essere il contesto in cui insorgono le ulcere cutanee. Spesso si presentano rendendo ancora più insopportabile la vita di chi è costretto a letto, degenerando in quelle che vengono chiamate ‘piaghe da decubito’ e causando in alcuni casi anche la morte del paziente.
Secondo gli esperti, il problema sembra destinato ad aumentare proprio nei paesi maggiormente sviluppati in relazione all’allungamento della vita media. Vista la molteplicità delle cause di queste lesioni croniche c’è chi ritiene che un registro epidemiologico potrebbe migliorare l’approccio terapeutico consentendo interventi di prevenzione sempre più mirati. E’ anche di questo che si parlerà sabato 16 ottobre presso l’Auditorium di Via Veneto a Roma, durante la “Giornata internazionale sulle ulcere cutanee” promossa dalla Accademia Dermatologica Romana di Sergio Chimenti.
Antonio G. Richetta, ricercatore del Policlinico Umberto I, spiega che l’evento sarà un vero e proprio “simposio di esperti con valenza universitaria, ospedaliera e assistenziale”. L’idea, dice lo studioso, è di confrontare “l’esperienza di differenti figure specialistiche con la finalità di conferire una visione globale su una patologia di elevato significato sociale in termini di spesa pubblica assistenziale e di perdita di giornate lavorative”. Non solo. “E’ di fondamentale importanza un corretto iter diagnostico al fine di raggiungere un idoneo inquadramento eziopatogenetico e quindi una terapia mirata, con conseguente miglioramento delle prestazioni sanitarie e della qualità di vita dei pazienti affetti da ulcere cutanee” conclude  Richetta che è anche responsabile Presso la Clinica Dermatologica dell’Umberto I di un ambulatorio per la gestione delle ferite difficili.
Diverse le tematiche trattate dagli esperti italiani e stranieri: tante quante le cause e le problematiche. Durante l’incontro che sarà presieduto dal Professore Stefano Calvieri, direttore della UOC di Dermatologia dell’Umberto I si spazierà dalle ulcere ipertensive, alle ulcere in età neonatale, passando per il ‘wound assessment’, fino all’impiego delle cellule staminali.
Fra i relatori vi saranno specialisti del calibro di Giorgio Guarnera, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Ulcere Cutanee – Aiuc- e Responsabile dell’Unità Operativa Semplice Chirurgia Vascolare delle Lesioni Ulcerative dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma; Guido Ciprandi, presidente di Aiuc Lazio; il dottor Marco Romanelli dell’Universita’ degli Studi di Pisa e Vincent Falanga, docente di dermatologia e biochimica presso la Boston University School of Medicine.

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