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Piano per il Parco dell’Alta Murgia: il cuore della Puglia ancora più protetto

Puglia, scorcio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia

Di Marco Milano

In terra di Bari, tra le città della costa e i confini campani e lucani, si nasconde un territorio unico e, in qualche modo, privilegiato. L’ Alta Murgia è una zona collinare che si estende nel cuore della Puglia, che si presenta, ad un primo e superficiale approccio, spoglio, prevalentemente sassoso, impervio. Tuttavia questa zona gode di una posizione particolare, le mentite spoglie di aridità rivelano, in modo discontinuo e fascinoso, una ricchezza di importanti risorse naturali, in cui la natura rende i terreni brulli e sassosi pieni di vita e di colori. Questa zona, uno degli emblemi ambientali della regione, è stata ritenuta strategicamente rilevante a livello europeo con l’istituzione, nel 2004, del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

Cara ai pugliesi, la Murgia ha incantato da sempre visitatori stranieri, ispirando anche non poche location di produzioni cinematografiche in passato. Ora, il Parco dell’Alta Murgia può far leva su un nuovo strumento per aumentare la sua visibilità e migliorare la fruizione della sua ‘offerta’. Officina del Piano è il nome che prende il progetto di divulgazione del Piano e del Regolamento adottate dal Consiglio Direttivo dell’Ente il 31 maggio scorso, con lo scopo di favorire la partecipazione del pubblico alle iniziative del parco.

Si tratta di un’operazione strategica di promozione dell’area naturale murgiana, attraverso una serie di eventi e incontri, in un fitto calendario di appuntamenti che si svolgeranno da settembre a gennaio, pubblicati mensilmente attraverso la pubblicazione di materiale cartaceo, che porterà l’Officina del Piano nei tredici Comuni del Parco informando la popolazione, attraverso l’organizzazione di escursioni – a piedi o in mountain bike – che toccheranno i siti più significativi dell’area. Questo allo scopo di favorire una comprensione della classificazione in zone proposta dal Piano e garantire la riscoperta di natura, storia, archeologia, cultura e enogastronomia del territorio pugliese. A queste si aggiungeranno una serie di incontri più specifici, eventi d’animazione e seminari divulgativi, denominati ‘Murgia in Piazza’, finalizzati esclusivamente ad illustrare le caratteristiche del Piano in tutti i tredici comuni coinvolti dell’area protetta.

In questa prospettiva, essenziale sarà la collaborazione con  realtà locali, come il “Gruppo Speleologico Ruvese” e  il Centro Studi e Didattica Ambientale “Terrae”, essenziali per favorire la cooperazione tra le diverse realtà che da tempo già operano nella zona dell’Alta Murgia. L’operazione di valorizzazione può sembrare, in realtà, anche tardiva agli occhi di un pugliese. La quantità di risorse ambientali della Murgia sono state lungamente lasciate al loro solo potere di incanto, senza garantire un’effettiva struttura di promozione, soprattutto fuori dai confini pugliesi, almeno fino all’istituzionalizzazione del Parco. Il patrimonio di geologia carsica, con le ‘lame’, le specie di rettili tipiche del territorio arido e pietroso, i falchi, le 1500 specie vegetali, l’architettura delle masserie, i tratturi, fino ad arrivare alla ricchezza di carattere culturale-archeologico – basti pensare all’Uomo di Altamura o alle orme di dinosauri – meritano certo una visibilità pari ad altre zone protette d’Italia, apparentemente più ‘protette’.
L’Officina del Piano guarda nella direzione della difesa dell’ambiente. Un ambiente che, in questo caso, ha l’orgoglio per parlare da solo.

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