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Francesco Forni e Ilaria Graziano. Suoni e profumi lontani al Palladium.

untitleddi Marina Capasso
Ilaria Graziano e Francesco Forni, due talenti con alle spalle un importante e significativo percorso musicale ed artistico. Il loro è un incontro che genera profonde emozioni; come quelle di ieri sera sul palco del teatro Palladium a Roma. Voci calde e suadenti accompagnate dai loro soli strumenti hanno scaldato fin da subito l’atmosfera, inebriandola di profumi lontani. Accompagnati da Daniele Senigallia e dalla particolarissima interpretazione di Francesco Di Bella, ci hanno offerto l’ascolto di vecchi brani e dei nuovi presenti nel loro ultimo disco “Come 2 me”. La serata non poteva che terminare tutti in piedi a tenere il tempo insieme a loro.
Il vostro sembra un percorso in salita, ricco di piccole e grandi soddisfazioni. Come lo state vivendo e cosa vi aspettate succeda in futuro?
IG «Il lavoro di un artista non è completo se non è condiviso…l’accoglienza del pubblico e l’entusiasmo della critica fa parte del percorso dell’opera. Pensare al futuro sarebbe come perdere lucidità rispetto a ciò facciamo e costruiamo al momento».
L’unione di due anime così profonde e cariche di talento ha sicuramente aiutato il vostro cammino. Quali altri aspetti hanno, secondo voi, contribuito a questo successo?
IG «Un sano percorso artistico fatto di tante esperienze e di incontri umani importanti che hanno dato spessore alle nostre motivazioni profonde che ci portano a fare musica e vivere di questa vita».
Il vostro ultimo disco porta un titolo suggestivo “Come 2 me” che rimanda ad una sorta di “simbiosi”, ma anche ad un’idea di movimento verso l’altro. Voi come vi siete incontrati e cos’è che riesce a legarvi dentro ed oltre la musica?7
FF «Ci lega la dedizione a questo progetto nato per inclinazione artistica e per la condivisione del piacere e dell’entusiasmo di vedere pian piano definirsi un suono, delle canzoni, un disco, una band che proprio nel suono e nella scrittura delimita i propri confini».
Qual è il vostro messaggio e quanto i vostri brani raccontano realmente di voi?
FF «Non c’è un messaggio preciso, più che altro un modo di fare che è l’aderenza con una sorta di “verità”. I brani raccontano di emozioni e sentimenti che conosciamo, ma non per questo le storie sono autobiografiche».
Progetti futuri?  
FF «La conquista dell’Europa!».5
IG «Preferisco pensare che ciò che viene seminato con cura e amore oggi, domani darà i suoi frutti… e se bisogna andare in giro per l’Europa a raccoglierli è solo una gioia in più».

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