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A Forlì e Ferrara un tuffo nella Belle Epoque di Boldini

di Marzia Santella
L’Emilia Romagna profuma di Belle Epoque nel 2015. A Forlì, dal 1° febbraio al 15 giugno, la mostra: “Boldini Lo spettacolo della modernità” presso i Musei San Domenico. Così, dopo le mostre: Novecento e Liberty, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ed i Musei San Domenico hanno deciso di proseguire il cammino intrapreso alla scoperta delle opere poco note della cultura figurativa tra 800 e 900, creando un ponte ideale tra Forlì e Parigi. L’attenzione si posa su Giovanni Boldini figura affascinante, artista italiano che seppe conquistare il successo internazionale grazie al suo stile inimitabile. Nella mostra non solo dipinti ma, anche disegni, acquerelli e incisioni. Particolare attenzione è dedicata al periodo fiorentino in cui Boldini incontrò gli esponenti della corrente dei Macchiaioli. Tra il 1864 ed il 1870 si esprime attraverso piccoli dipinti, sopratutto ritratti. Si potrà ammirare anche il magnifico ciclo di dipinti murali realizzati tra il 1866 ed il 1868 nella Villa detta “Falconiera” a Collegigliato presso Pistoia. Un itinerario che conduce il visitatore a conoscere anche l’artista grazie agli autoritratti. Magnetici i numerosi ritratti delle signore che attirano lo sguardo, per i volti espressivi, gli abiti, gli accostamenti dei colori. Nella mostra è forte l’evocazione dei salotti parigini in cui le donne dell’alta borghesia e della nobiltà si contendevano l’attenzione dell’artista. A Forlì anche la produzione dei paesaggi, dei ritratti del periodo parigino, dei dipinti di piccolo formato delle scene di genere, una fase vivace in cui l’artista aveva un rapporto privilegiato con il famoso mercante d’arte Goupil. Imprescindibile anche un confronto con gli altri artisti attivi a Parigi come De Nittis, Corcos, De Tivoli e Zandomeneghi. Qui si incontra un Boldini interprete superlativo della Parigi centro d’arte e cultura, metropoli in cui si ritraggono scene di vita moderna, interni ed esterni, ritratti che lo rendono il protagonista di fama internazionale. Negli ultimi anni in Italia si sono susseguite le mostre che lo hanno visto protagonista: I Macchiaioli, Il Successo italiano a Parigi, Liberty e nasce la voglia di conoscere meglio l’artista. Boldini è nato a Ferrara il 31 dicembre del 1842 manifestando passione per l’arte fin da bambino. Il padre Antonio, pittore e scultore egli stesso, gli fa conoscere l’arte nelle sue più alte espressioni. Boldini inizia a riprodurre le opere rinascimentali esposte a Ferrara, frequenta poi lo studio dei fratelli Domenichini. Già famoso a vent’anni per i suoi ritratti e paesaggi si trasferisce a Firenze per iscriversi all’Accademia delle Belle Arti. Nel periodo fiorentino conosce gli esponenti della nuova corrente dei Macchiaioli tra cui: Giovanni Fattori, Telemaco Signorini e il critico Diego Martelli. Nel 1867 è a Parigi dove incontra il Realismo e gli Impressionisti: Edouard Manet, Alfred Sisley ed Edgar Degas. Inesauribile la sua vivacità artistica che lo spinge a Londra nel 1870 ispirato dai ritrattisti inglesi del ‘7oo. La sua celebrità aumenta e, nel 1872 quando torna a Parigi, lo attende il suo periodo più idilliaco: è il massimo rappresentante dei ritrattisti con il suo stile originale costituito dal disegno, dall’accostamento dei colori, dall’atmosfera elegante. La sua fama è tale che nel 1912 viene insignito della Legion D’Honneur. L’eco delle sue opere è giunto intatto fino a noi se già pochi mesi dopo la sua morte, avvenuta nel 1931, le sue opere a Parigi vennero definite: “C’est un classique”. Se non si è placato il vostro interesse per l’arte di Boldini potrete proseguire verso Ferrara dove, dal 31 gennaio, potrete visitare la mostra: “L’Arte per l’Arte”. Nel piano nobile del Castello Estense, un’altra vasta selezione di dipinti degli artisti locali Giovanni Boldini e Filippo De Pisis, anch’egli attivo sulla scena parigina. Le opere appartengono alle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Massari danneggiato dal terremoto del 2012 resteranno disponibili per i visitatori fino al termine del restauro della sede originaria. Percorrerete un viaggio emozionante e suggestivo e sarà difficile, magari, tornare al futuro.Ritratto mostra Boldini a Forlì  autoritratto Giovanni Boldinith2HZZIZ9Y

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