di Lidia Monda
Il rapporto dei napoletani con le buche è come quello di due vecchi coniugi. Si odiano o si tollerano a fasi alterne, ma in ogni caso sono rassegnati a stare insieme per sempre.
Il vecchio leit motiv della mancanza di soldi che poi invece si reperiscono con facilità per manifestazioni ed eventi di facciata, ha influito pesantemente sulla manutenzione stradale, fino a rendere la città un vero e proprio colabrodo.
Per fronteggiare questa emergenza, l’inventiva napoletana ha avuto l’ennesimo guizzo.
Nasce il sito- www.databasebuchenapoli.org -in cui ciascun cittadino può segnalare, e corredare con foto, l’esistenza di una buca. Non solo, la novità è che il risultato di ogni segnalazione viene raccolto nel database e restituito agli utenti in una mappa ben visibile della città, sicché la consultazione è veloce, diretta e immediata.
L’idea, scaturita da un gruppo di professionisti napoletani, Antonella Pane, Bona Mustilli, Fausta Ricci e Luigi Miele, nasce dalla considerazione che i cittadini percorrendo itinerari abituali sono i referenti più attendibili per l’aggiornamento nella situazione delle buche.
Attraverso l’indicazione dell’indirizzo e del numero civico, saranno, infatti, loro stessi, previa validazione della segnalazione, a inserire i dati nella piattaforma, e a poter visualizzare sia la buca che la situazione delle strade dell’intera città.
La prima fase del progetto ha previsto la creazione di un gruppo su facebook in cui si chiedeva la collaborazione per la segnalazione, con foto, di eventuali buche. La risposta è stata incredibile. Ben più di 300 avvisi nei primi due giorni dall’apertura del gruppo. La seconda fase è appunto l’inaugurazione, appena avvenuta, che si avvale di una schermata di google maps, mentre a breve l’inserimento e la visualizzazione delle buche saranno accessibili anche tramite smartphone, attraverso una semplice app.
Il sito si affianca idealmente a tutti quei cittadini che in modo più o meno ironico denunciano giornalmente lo stato indecoroso delle strade (famoso è l’esempio di Alfredo Di Domenico, divenuto Bukaman), ma costituirà anche un vero e proprio servizio, poiché attraverso la visualizzazione delle buche, fornirà agli automobilisti e soprattutto ai motociclisti un utile strumento d’informazione e di aggiornamento per le buche più pericolose.
Il programma sarà liberamente consultabile e a disposizione di tutti, anche dall’amministrazione comunale che ha da poco invece istituito uno sportello virtuale, – il P.I.S. Pronto Intervento Informatico- in cui però si possono unicamente segnalare – e non visualizzare- le buche di tipo ordinario. In ogni caso una volta inoltrata la segnalazione, i tempi di risposta – non alla mail, ma alla riparazione della buca- restano biblici.