Cinzia Bellone
In una notte di mezz’estate sono approdata al Globe Theatre di Roma: una magica luna illuminava il palcoscenico. “Sonetti d’Amore”, si leggeva in locandina. La solita declamazione? Assolutamente no: una storia nella storia. Uno Shakespeare che racconta l’amore, l’amore per la poesia e la sua musa, l’amore per un uomo ed i suoi pensieri, l’amore per una donna ed i suoi sensi. Solo quattro personaggi in scena, ma un’atmosfera coinvolgente e travolgente.
Alfonso Veneroso, il fiero Shakespeare, entra in scena sfiorando gli spettatori e con la potenza della sua espressività … fa silenzio. Con ogni gesto costruisce la poesia: non esiste più l’attore, non esiste più la finzione, si sentono solo le intense parole cariche di passione.
E poi, ancora un’esplosione: Melania Giglio, non una distaccata musa ispiratrice ma una dominante e conflittuale sposa del poeta. Getta in un angolo il suo bouquet nunziale per diventare musica. Marvin Gaye, Amy Winehouse, Leonard Cohen, Alanis Morissette contaminano le emozioni, le sensazioni di tutti i presenti.
Una passionale dark lady (Francesca Mària) ed un timido conte di Southampton (Clio Cipolletta) appoggiano i due protagonisti nel dare, oltre anima, voce e corpo alle parole.
Un altro modo per conoscere se stessi, la vera natura dell’amore, passione, affetto, amicizia; per conoscere la bellezza oltre l’apparire della fisicità e dell’età.
Sono solo un’occasionale spettatrice, non un critico teatrale, ma forse ciò mi consente di esprimere la mia gratitudine agli autori per questo viaggio unico ed emozionante, inedito e particolare, tra i versi del più grande poeta di tutti i tempi. Un viaggio tra sogno e realtà, tra finzione scenica e ricostruzione storica di ieri che sembra oggi, nell’infinito dell’essere.
SONETTI D’AMORE Viaggio tra i più bei versi di William Shakespeare
Lunedi 20 luglio e lunedi 27 luglio ore 21.15 e dal 21 luglio al 2 agosto ore 18.30
Globe Theatre
Largo Aqua Felix (Piazza di Siena) – Villa Borghese, Roma