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L'infinità delle piccole cose di Niccolò Fabi

Niccolò Fabi è un artista profondo e attento che nel corso della sua carriera ha scritto parole d’amore, ma le ha anche usate come strumento anticonvenzionale e di denuncia. La sua attività di composizione è sempre stata molto introspettiva, così come lo è il suo ultimo lavoro discografico, Una somma di piccole cose, scritto e registrato in una casa di campagna in solitudine, quasi come un diario privato, che si dipana attraverso profonde riflessioni intime e temi sociali. Sarà forse per questo suo modo così sensibile di raccontare la realtà o forse per la delicatezza dei suoi pensieri in parole che il pubblico lo ama da sempre.
E lo ha dimostrato con il sold out delle date di questo suo ultimo tour, così come ieri sera, in una sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma completamente piena ed estremamente calorosa. Ma Fabi, è anche un artista generoso, tanto da pensare di portare in tour con lui artisti giovani, ascoltati per caso in un locale come Damir Nefat, Filippo Cornaglia, Matteo Giai e decidere di far chiudere la serata al cantautore torinese Alberto Bianco con un suo pezzo. Dopo aver presentato alcuni tra i brani dell’ultimo disco, da Una somma di piccole cose a Ha perso la città, da Facciamo finta a Una mano sugli occhi, brano di eccezionale bellezza e profondità che descrive una stagione di un amore che è all’opposto del pezzo più vecchio in scaletta, Ostinatamente del 1997, Niccolò accende il pubblico con Non è, Il negozio di antiquariato, Oriente e Vento d’estate.
Sedici modi di dire verde per ricordare l’attività svolta dai Medici con l’Africa Cuamm, ed il viaggio intrapreso con Max Gazzè e Daniele Silvestri. E per omaggiare entrambi ed il loro disco del 2014, Il padrone della festa, il brano Giovanni sulla terra e un momento in ricordo di un percorso concluso esattamente un anno fa, il 22 maggio, all’Arena di Verona dove il pubblico ha dimostrato di avere compreso a pieno la fatica che c’è dietro al suo lavoro. Tutti in piedi sotto il palco per Costruire e Lasciarsi un giorno a Roma e per gli ultimi acclamati bis più malinconici Vince chi molla e più energici Una buona idea e Lontano da me.
Nella sua apparente semplicità Fabi racchiude un mondo infinito che vale sempre la pena di scrutare quando ci è possibile.
di Marina Capasso
 
 
 

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