Nati nell’era no wave newyorkese, considerati pionieri del noise-rock americano, la forza lisergica della “Gioventù Sonica” degnamente rappresentata dal chitarrista, cantante, compositore e produttore statunitense Thurston Moore per la prima volta in assoluto in Campania, sul palco del Teatro Augusteo di Salerno, per la serata conclusiva della XXI edizione di “Linea d’Ombra 2016- Festival Culture Giovani”, la rassegna multidisciplinare diretta da Peppe D’Antonio e Luigi Marmo.
L’ex leader dei Sonic Youth, accompagnato dal chitarrista e bassista inglese James Sedwards, molto apprezzato nella scena avant-rock per aver suonato con Nøught, Guapo, The Devil, Alex Ward & The Dead Ends e Chrome Hoof, ha presentato il suo quarto album da solista, “The Best Day”, uscito per la Matador Records nel 2015. Il viaggio perfetto è circolare, e l’ultimo lavoro di Moore sembra ritornare all’origine dell’epopea sonica, un’alchimia realizzata non più con l’ormai ex moglie Kim Gordon e Lee Ranaldo, ma con Deb Googe, bassista dei My Bloody Valentine, Steve Shelley, batterista, ex Sonic Youth, oltre che il chitarrista Sedwards.
Si passa dall’incisiva “Speak to the wild” alla cavalcata di “Forevermore” tra dissonanze e distorsioni acustiche in perfetto stile noise-rock. Echi di blues e lunghi fraseggi di chitarre in un’atmosfera sospesa e rarefatta e poi visioni desertiche sul folk-rock di “Tape”. In una sua recente intervista Moore ha dichiarato che il nome dell’album “The Best Day” è un riferimento alla sua ritrovata ispirazione musicale. Ed è nel segno dell’autentico spirito sonico che chiude in grande stile questa edizione di “Linea d’Ombra 2016”.
di Anna Esposito
Foto di Mario Donatiello
Linea d'Ombra 2016, finale "sonico" con Moore e Sedwards
