L’uso della prospettiva è ciò che da profondità ad ogni cosa.
Basti pensare che l’espressione “prospettiva” ha molteplici significati.
Ad esempio si può dire che un giovane di talento ha grandi prospettive per il futuro o che una scelta professionale è interessante quando offre prospettive. L’intento di organizzare la propria vita in vista di un futuro migliore.
La prospettiva assume il significato di proiezione nel futuro,dell’ avere uno scopo.
Acquisisce l’importanza di un progetto sul filo dell’illusione, un espediente del quale ci si avvale per creare continuità, la metafora dell’essere umano che si proietta verso un obiettivo anche se, a volte, non alla sua portata.
Nella percezione visiva basti immaginare che un dipinto senza prospettiva appare piatto, cartellonistico, ecco altrettanto applicato alla nostra vita che se priva di una “prospettiva” appare vuota, priva di scopo.
Il quesito della prospettiva è stato trattato dagli studiosi dell’arte, ma anche dai filosofi e dai psicologi della percezione.
Ne hanno creato una sorta di leggenda dove qualche misteriosa manchevolezza è esattamente lo iato nel quale la prospettiva lascia libera la nostra capacità di nutrire illusioni.
Anche il cinema utilizza la prospettiva per creare illusioni. Il modello di una casa che brucia o di un ponte che crolla ottiene l’effetto di realtà quando si tolgano tutti i termini di paragone.
Quindi la prospettiva reale crea illusioni che pure la psicologia della visione e l’introspezione della fenomenologia hanno difficoltà ad interpretare.
Foto copertina:
Mondovì (Cuneo), San Francesco Saverio, volta della navata centrale
A. Pozzo, 1685