Il mistero delle tombe dei giganti trovate in Crimea

Un’importante scoperta avvenuta mentre proseguivano i lavori di ricostruzione della scalinata di Mitridate, a Kerch in Crimea. Quando iniziarono i lavori di scavo archeologico nell’area adiacente è stata riportata alla luce una necropoli di quasi 100 metri quadrati risalente all’Impero bizantino e contenente la tomba di un gigante.
Le ultime fonti riportano che fino ad oggi siano state scoperte ben 27 sepolture, alcune di bambini, insieme ad altri elementi come ciondoli, bracciali in bronzo e vestiti di feltro, che hanno permesso di datare la scoperta.
Il ritrovamento fuori dal comune è una strana sepoltura funeraria contenente dei resti che superano i 2,30 metri di lunghezza. All’interno di questa tomba è stato ritrovato quello che sembra essere lo scheletro di un gigante.
Considerando l’aspetto fisico standard della gente del luogo in quei tempi, trovare uno scheletro di un uomo alto più di due metri è in netto contrasto con i dati scientifici di ricerca.
Datosi che i dati riportati sull’altezza media della popolazione di quell’epoca sono di 1,60 metri, quindi non c’è modo di spiegare i resti di questo gigante nella zona.
Resti che sono stati esaminati da un team di antropologi che ha cercato di fornire una stima dell’età della persona sepolta.
Aggiungiamo anche che i lavori di scavo sono stati lenti a causa del terreno complicato e per questo motivo è stato difficile per gli archeologi dare un’interpretazione esatta dell’origine di tutto ciò che vi è all’interno.
Attualmente gli esperti, sono in trattativa con la diocesi di Kerch-Feodosia per poter estrarre i resti trovati ed esaminarli meglio, continuando ad indagare sull’origine del misterioso scheletro e sul motivo delle sue dimensioni anormali, dando una spiegazione alle sue origini.
L’esistenza dei giganti è comune in diverse culture antiche, nonostante il fatto che l’archeologia tradizionale cerchi di tenere nascosto questo tipo di “strani” reperti.