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Vi presento un poeta: Eleonora Rimolo

Questa settimana Antonietta Gnerre ha scelto tre poesie di Eleonora Rimolo. I testi sono tratti dalla raccolta inedita “Prossimo e remoto” di cui alcuni estratti sono stati pubblicati sul numero 6 della rivista Poesia (Crocetti-Feltrinelli) ad aprile 2021. La poesia è sguardo lucido sulla sofferenza, tensione verso l'empatia, anche quando «Una sola goccia si arrende alle foglie».

Eleonora Rimolo

Il mare qui è un composto semplice, arancio
liquefatto nell’atmosfera, gas che annega
e brucia tutto: questo è l’odore di un’altra
vita, cresciuta al margine di una memoria non mia,
aliena fantasia di un attimo che sposta l’asse
mutando sogni e pianeti, senza distanza.
A volte lo sento in uno svoltare di strada,
appartiene a un passante, al suo stare
in un giorno reale: forse sono tornati
davvero gli dèi e tu non senti più il vuoto
nella pancia ma profumi di miti, stagioni
immortali, eroi che travasano la superficie
nel nero abissale e saltano, di nuovo, per amore.

*

I frutti nel campo scossi dal rovescio,
il melograno scavato della polpa rubina:
adesso tutto è carestia, le grandi gocce
scivolano in cucina senza disturbare
mentre si scollano le ante, i cassetti,
i pomelli, gli orologi dal muro,
si riduce l’azione. Le ore spente
come il faro orientale galleggiano
portando alla foce i detriti dell’argine
che conteneva il ricordo, dolce difesa
passiva adesso percossa, sciupata.

*

È certo che le parole cambino i tuoi movimenti,
dicano al corpo quanto piovere, come scavare,
chi accogliere sulla soglia quando la testa si chiude
ad uovo e ribolle dentro il suo nucleo di ferro.
Tra i rami della mente oggi malizia. Una sola
goccia si arrende alle foglie, le scivola in punta,
trattiene forte l’inevitabile cascata: sei tu
che ancora muori per un padre, in un’estate
tardissima e piovosa simile alle corse feroci
dopo la discesa nei campi, deciso negli occhi
a partire, noi ginocchia piegate, sudate, a salutare.

 

Eleonora Rimolo (Salerno, 1991) è Dottore di Ricerca in Studi Letterari presso l’Università di Salerno. In poesia ha pubblicato: La resa dei giorni (Alter Ego, 2015 – Premio Giovani Europa in Versi), Temeraria gioia (Ladolfi, 2017 – Premio Pascoli “L’ora di Barga”, Premio Civetta di Minerva) e La terra originale (pordenonelegge – Lietocolle, 2018 – Premio Achille Marazza, Premio “I poeti di vent’anni. Premio Pordenonelegge Poesia”, Premio Minturnae). Con Giovanni Ibello ha curato “Abitare la parola. Poeti nati negli anni ’90” (Ladolfi 2019). Con alcuni inediti ha vinto il Primo Premio “Ossi di seppia” (Taggia, 2017) e il Primo Premio Poesia “Città di Conza” (Conza, 2018). È Direttore per la sezione online della rivista Atelier. È Direttore delle collane di poesia Letture Meridiane ed Aeclanum per la Delta3 edizioni.

di Antonietta Gnerre

 

 

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