L’album Eliza Doolittle, pubblicato da EMI Music, è già al terzo posto della classifica inglese ed è una miscela di melodie accattivanti, e di riff giocati in uno stile fresco e pop, assolutamente moderno. Questo primo album, può vantare canzoni come le trascinanti “Rollerblades”, “Money Box”, “Police car” e “Go home”. Eliza Doolittle è una delle nuove scommesse della EMI Music, grande gusto musicale (le sue canzoni sono influenzate dal sound degli anni ‘60 e ‘70 dei Beach Boys, The Kinks, Steve Wonder, ma anche dal pop più attuale di Arctic Monkeys, Vampire Weekend, Kid Harpoon), bella presenza e una allegria che avvolge lei e la sua musica. Eliza (in realtà si chiama Eliza Sophie Caird) è figlia di un padre pianista e di una madre cantante e già a 12 anni mostra un precoce talento da compositrice, e a 16 firma il suo primo contratto editoriale con la EMI. Eliza deve il suo nome d’arte “Doolittle” alla protagonista di My Fair Lady, celebre musical reso celebre in passato da Audrey Hepburn e Julie Andrews. Questa giovane artista inglese è caratterizzata da uno stile sbarazzino e piacevole paragonabile a quello di Lily Allen, anche se, come precisa la stessa Eliza, tra lei e Lily Allen vi siano grandi differenze sia a livello personale sia a livello musicale.
La cantante inglese, che il 16 febbraio al Festival di Sanremo ha presentato sul palco dell’Ariston “Skinny Genes”, attualecolonna sonora dello spot Vodafone, il 3 marzo ha tenuto un concerto, organizzato da Barley Arts, a La Salumeria della Musica di Milano.