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Lo spettacolo della Super Luna al perigeo

di Marco Milano

L’equinozio di primavera di quest’anno è stato ufficializzato da un evento astronomico eccezionale. Non ci sono connessioni direttecon l’ingresso in primavera – l’equinozio cade alle 23 e 21 minuti di oggi. Ma lo spettacolo della super luna è stata una felice coincidenza, per chiudere un inverno per molti versi assai lungo. Nella giornata di ieri, infatti, la luna ha raggiunto il perigeo, ovvero il punto della sua orbita in cui la distanza con la Terra è minore, 365.500 chilometri, per la precisione. Un fenomeno che si ripete ogni 19 anni, dicono gli astronomi, che rende visibile il satellite del 14% in più del normale. Non si è trattato di momento casuale, ma una conseguenza delle variazioni periodiche nell’orbita della luna dovute alle perturbazioni gravitazionali esercitate dal sole. Anche il perigeo risente di queste perturbazioni, nella forma di oscillazioni della sua posizione tra un valore di massimo e di minimo. L’ultima occasione simile è stata nel 1992, ma in questi 19 anni sono comunque stati toccati altri valori di minimo – ad esempio nel 2005 e 2008. Non si tratta in realtà, quindi, di un eccezione, dal momento che la Luna si allontana e avvicina da noi in continuazione, ogni mese – lo scorso 19 febbraio la distanza è stata di 358.251 chilometri

La coincidenza davvero eccezionale del 19 marzo 2011 sta nella fase lunare, piena in questo caso. Il picco si è raggiunto nella tarda  serata di ieri, per i cieli più fortunati. Chi di solito non aspetta gli appuntamenti insoliti della natura per godere degli spettacoli delle stelle, si sarà forse chiesto come poter distinguere l’evento da altri momenti analoghi. Non ci sono dei parametri e regole persi nello spazio per misurare il diametro lunare, ma per motivi non ben compresi da astronomi o psicologi, quando si osserva la posizione della luna accanto ad un albero, un palazzo o altri riferimenti puramente ‘terreni’, ci appare più grande del normale. Questo è possibile quasi quotidianamente, se si sposta lo sguardo all’orizzonte, all’ora del tramonto. Oltre alla conferma dei calcoli, le immagini di ieri sera non lasciano dubbi  sull’illusione della super luna.  Una testimonianza suggestiva la offre oggi il sito della NASA, con una la luna piena immortalata accanto al Lincon Memorial di Washington.

Supermoon accanto al Lincon Memorial di Washington (USA)

Come spesso succede per eventi catalizzatori di attenzione, non sono mancate le ipotesi e teorie catastrofistiche – in realtà più legate a storie, leggende e miti – secondo cui anche la recente tragedia giapponese sarebbe legata all’evento astronomico, secondo l’astrologia causa di sventure e catastrofi. La Nasa ha invece dichiarato, per voce di Jim Garvin, capo scientifico spaziale dell’agenzia, che “Tenendo conto di alcuni studi molto dettagliati di sismologi e vulcanologi, l’allineamento della Luna in combinazione con la fase ‘piena’, non dovrebbe avere alcun effetto importante sulla terra”. Ci sono dei motivi facilmente verificabili per cui queste ipotesi sono totalmente infondate “La Terra ha al suo interno una grande quantità d’energia all’interno della crosta– continua Garvin –e le piccole differenze di attrazione gravitazionale con la Luna non sono forti abbastanza da superare le forze all’interno del nostro pianeta dovute alla convezione delle placche tettoniche. E’ pur vero che la supermoon ci rimanda gli effetti delle maree oceaniche, un contributo importante a tanti aspetti culturali della nostra civiltà”.

Il prossimo appuntamento, per gli astrofili e gli innamorati dell’ultim’ora del nostro satellite è per il prossimo 8 ottobre: l’ InOMN (International Observe the Moon Night), una notte d’osservazioni promossa dalla NASA a livello mondiale.

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