Segnala un evento
HomeArteRoma: la mostra di Claudio Perri, lo scultore che scolpisce i libri

Roma: la mostra di Claudio Perri, lo scultore che scolpisce i libri

Liberintro- Caravaggio

di Stefania Taruffi

 Sabato 7 maggio sarà inaugurata la mostra dello scultore Claudio Perri, presso la Galleria della Biblioteca Angelica di Roma. L’originalità delle sue opere è sia nella materia prima da lui utilizzata, i libri d’arte, sia nelle forme uniche e originali che il maestro crea dai libri.

Claudio Perri, con i suoi Liberintro, si è ritagliato uno spazio originale e unico nel panorama degli scultori italiani d’avanguardia. Negli anni ’70 con le “Maceromorfosi, sorta di “pietra” ricavata dal macero di giornali su cui evoca silenziosi spazi atemporali. Oggi scolpisce una materia prima mai utilizzata finora da nessun altro scultore: il libro. Alle sculture che lui ne ricava, ha dato il nome di “Liberintro”, e in questa mostra sono presentati libri d’arte che Perri ha inciso costruendo spazi e forme ideali. Uno stravolgimento del libro senza contestarlo, anzi, “stabilendo”- come dice di lui Robertomaria Siena- “una ‘santa alleanza’ fra le arti”. E, infatti, Claudio Perri entra in profondità del libro, lo studia, lo osserva, poi lo scava, lo taglia, intrappola immagini, parole scritte, concetti, lo buca nell’anima per tirarla fuori sotto una nuova veste, non più ‘Liber’ ma ‘Liberintro’, qualcosa di completamente diverso, inserendolo poi in una protezione di plexiglas.

Il libro dunque, da soggetto da sfogliare, osservare, leggere e tenere in una libreria, diventa un oggetto, una scultura d’arte, una seducente scenografia da esporre e contemplare. Ogni volta diversa, perché ogni libro da lui scelto per la mostra, è un’edizione che nasce per raccontare l’arte di un artista specifico. Perri ha intagliato così i volumi dedicati ai più grandi artisti del XX secolo: De Chirico, Caravaggio, Picasso, Balla, De Pero, Bacon, Dorè e tanti altri, con una predilezione per i Futuristi, molto in linea con le forme create dallo scultore.

Dice ancora di lui Siena:

Perri evidenzia carnalmente il destino della lettura: andare al fondo delle questioni. Fra le pagine stravolte ma sottoposte a resurrezione, si celebra quindi la “liturgia dell’intelligenza”; fenomeno questo che senza la memoria non potrebbe sussistere. Tutti i lavori di Perri vivono il respiro della storia, soprattutto di quella che precede il calvinismo e lo spirito penitenziale di Dada e delle Neoavanguardie. La storia fornisce dunque allo scultore l’occasione di gettare sul tavolo la questione attualissima della bellezza; è il grimaldello di cui si serve per scardinare l’anticultura dominante; questa mette la bellezza al centro di se stessa, a patto, però, di massacrarla e di affogarla nella melma della volgarità e del pessimo gusto. Facendo appello alla storia, il maestro inverte magicamente la tendenza e ribadisce per la bellezza lo statuto della qualità.”

I Liberintro di Perri sono come una sfida alla caducità del libro, che per il maestro diventa reperto archeologico da riportare alla luce.

Non è un caso che l’artista comincia a scolpire i libri proprio nei primi anni del secondo millennio, periodo storico caratterizzato dall’esplosione dell’informatica e quindi da un nuovo tipo di cultura che sembrerebbe non aver più bisogno del libro stampato” (R. Semeraro).

 

Singolare dunque è l’ubicazione della mostra Liberintro d’Arte, nei pressi di un luogo che rappresenta invece il tempio dei libri, la storica Biblioteca Angelica, ricca di antichi volumi che testimoniano l’immortalità del libro, valorizzato e messo a disposizione del pubblico. Questo dimostra che è continuo il dialogo dell’artista con la storia, la cultura, il sapere, in eterna tensione, com’è nel suo stile. Nel piazzale a sinistra della Galleria, a testimoniare ancora il dialogo fra le arti, c’è la Basilica S. Agostino in Campo Marzio, dove è custodito uno dei dipinti più ispirati del Caravaggio: “La Madonna di Loreto”. E non a caso, Perri, in uno dei Liberintro esposti, utilizza una Biografia del celebre pittore. Sinergia e colloquio fra le arti che s’intersecano tra storia, trasformazione e futuro.

Informazioni sulla mostra:
Inaugurazione: sabato 7 Maggio 2011, ore 18.00 (fino alle 21.00)
Biblioteca Angelica – Galleria
Via S. Agostino, 11 Roma (Piazza Navona)
Orario Galleria: lunedì 10,30 – 16,00
Da martedì a venerdì 10,30 – 18,30
Sabato 14 maggio 10,30 – 13,30 / 17,30 – 21,00
Durata: Fino al 17 maggio 2011
Ingresso gratuito

SCRIVI UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome

- Advertisment -

più popolari