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Facciamo chiarezza sulla Mediazione Familiare nel DDL 735

di Teodora Tiziana Rizzo
Scrivo nelle mie qualità di esperta in Mediazione Familiare e Presidente Nazionale INAMEF.
Per ciò che riguarda l’istituto della Mediazione Familiare sostengo e condivido il DDL 735.
Troppa disinformazione e terrorismo psicologico sull’Istituto della Mediazione Familiare.
Troppi attacchi politici e di movimenti uomo-donna. Troppe bugie.
La verità sulla Mediazione Familiare e questa: è una professione che esiste in Italia da circa 30 anni.
Per conseguire il titolo bisogna avere una laurea in materie umanistiche o giuridiche.
Il master biennale comprende lo studio di materie quali diritto di famiglia, psicologia, mediazione familiare con tirocinio presso centri per la famiglia. E’ prevista una formazione continua, secondo le prescrizioni del Forum Europeo prima e norme UNI ora.
Le persone, le coppie hanno il DIRITTO all’informazione.
Il primo incontro informativo permette alle persone di venire a conoscenza che nei casi di separazione o di conflittualità coniugale esiste un percorso alternativo alla via legale quale appunto il percorso in Mediazione Familiare ed e’ GRATUITO.
Le persone hanno l’opportunità di decidere in prima persona gli accordi futuri e le modalità di vita di coppia genitoriale e non più da coppia coniugale. Anche in presenza di forte conflittualità, grazie alla professionalità del Mediatore che sa entrare in empatia con la coppia e sa come gestire il conflitto, la coppia viene aiutata a imparare a comunicare bene, viene elaborato il lutto della separazione, si abbassa la soglia della conflittualità e del dolore.

Si acquista consapevolezza, si recupera la responsabilità genitoriale compromessa dalla crisi coniugale.
I minori grazie a questo percorso hanno massima tutela, ritrovano la loro serenità in quanto hanno due genitori che comunicano e che anche se separati manterranno sempre il loro ruolo genitoriale.

Questo fenomeno scatenato sul DDL Pillon fa comprendere come alcune lobby non vogliano cedere lo scettro, non hanno a cuore il superiore interesse dei minori, non hanno a cuore il bene delle persone. Chi mi legge sa che ciò che ho scritto lo ripeto da anni. Solo che spesso si ascolta chi vuole distruggere coloro che sono riusciti a dare voce e attenzione alla tutela dei minori e delle persone.
La funzione di prevenzione della mediazione riguardo alla violenza è dimostrata dal fatto che mai nessuna coppia che ha intrapreso un percorso in Mediazione Familiare ha mai compiuto gesti estremi nei confronti del partner ,dei figli e di se stesso.
La Mediazione Familiare non è BUSINESS……il Business è altro e in molti lo praticano e lo conoscono bene…..sulla pelle dei bambini e delle persone!!!!!!!

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