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Archivio Sonoro della Campania, l'attesa teca digitale sarà inaugurata il 12 marzo

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Diviene finalmente realtà l’Archivio sonoro della Campania, che sarà inaugurato sabato 12 marzo alle ore 10 nell’Archivio di Stato di Napoli. L’enorme patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione trova così una casa, in grado di restituire alle comunità locali documenti rappresentativi della propria storia e delle proprie tradizioni, resi ora disponibili in una teca digitale che ne faciliterà la consultazione a studiosi e appassionati.
Sono oltre cinquemila i documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità, che saranno raccolti nell’Archivio, a conclusione di un progetto promosso dall’associazione culturale Altrosud, la cui prima presentazione risale al dicembre del 2010. La realizzazione esecutiva dell’Archivio, d’intesa con la Direzione Generale per gli Archivi del Mibact, ha richiesto oltre quattro anni di lavoro e si è avvalsa della collaborazione, tra gli altri, degli Archivi di Etnomusicologia dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, del Centro di Dialettologia e di Etnologia di Bellinzona, del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma e delle Teche Rai.
L’Archivio segue quelli già realizzati, nell’ambito dello stesso progetto, per Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata, divenendo l’ultimo tassello di una rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari, che dovrà costituire, una volta ultimato, la più ampia documentazione esistente sulle musiche di tradizione orale, dalle prime pioneristiche rilevazioni effettuate dall’etnomusicologo statunitense Alan Lomax negli anni Cinquanta del secolo scorso a quelle dei nostri giorni, a testimonianza dell’incredibile continuità di un’attività che ha impegnato diverse generazioni di ricercatori. Ed è solo grazie al paziente e generoso lavoro di questi ultimi, spesso sconosciuti appassionati locali che hanno continuato in solitario a documentare uno straordinario patrimonio culturale sommerso, che, nonostante il venir meno di gran parte delle istituzioni pubbliche, l’Archivio sonoro oggi si è reso possibile.

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