La Corte di Cassazione ha appena accolto l’istanza presentata dal Pd di trasferire il quesito sulle nuove norme appena votate nel decreto legge omnibus: quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8). La decisione è stata presa a maggioranza dal collegio dell’Ufficio Centrale per il referendum della Cassazione, presieduto dal giudice Antonio Elefante. Sarà dunque valida la celebrazione del referendum il 12 e 13 giugno anche per il quesito sul nucleare. Oltre al quesito sul nucleare, si voterà in merito alla privatizzazione del servizio idrico e sul legittimo impedimento. La Sardegna ha votato già il referendum consultivo sul nucleare superando il quorum e dichiarandosi in netta maggioranza contro il nucleare ora sarà chiamata insieme al resto d’Italia a pronunciarsi su quello abrogativo.
Queste le dichiarazioni di Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, rilasciate a Repubblica in merito alla decisione della Cassazione: “La decisione di ammettere il referendum sul nucleare facendo riferimento ai commi 1 e 8 dell’articolo 5 del decreto omnibus è un mostro giuridico e costituzionale . I cittadini saranno così chiamati ad abrogare con il loro voto due norme. La prima riguarda il coordinamento con l’unione Europea sulla sicurezza degli impianti e che impedisce esplicitamente la localizzazione delle centrali nucleari in Italia. La seconda norma obbliga il Governo ad assumere, entro 12 mesi, una strategia energetica nazionale: abrogandola si sancisce che l’Italia non debba avere una politica energetica. Pertanto, gli elettori saranno invitati ad abrogare norme che avrebbero favorito decisioni alternative al nucleare stesso. È un paradosso inaccettabile”.
Aggiornamento ore 18.00
Il testo è: “Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell’articolo 5 del dl 31/03/2011 n.34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?”. Il titolo del quesito, riformulato dalla Cassazione alla luce delle norme introdotte col decreto ‘omnibus’, sarà: “Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare”. – Fonte ANSA: http://bit.ly/mRlvzb – Quindi come si capisce chiaramente dal titolo occorre votare ancora SI.
Ottimo. Forse sul “si capisce chiaramente” ci andrei un po’ adagio.