testo: Michela Pedemonte e Fabrizio Ferrari
Il concerto del cantautore siciliano , dimostra come si possano toccare tematiche importanti, addirittura quelle risolutive della vita, anche nella musica cosiddetta ” leggera”, si va oltre ai temi sociali e politici e si affronta alla radice la ricerca di senso dell’ esistere e alcuni atavici vizi del tipo umano. Veramente pregevole come si possano affrontare argomenti filosofici e spirituali con cosí elevata competenza in brani musicali di 3 4 minuti . Nelle canzoni di Franco Battiato emergono ben distintamente qualità complessiva della musica e ricercatezza degli
arrangiamenti, cose che richiedono passione e cura del particolare. La comprensione non è necessariamente cosí immediata, ma una volta che si intuisce l’ispirazione e la profondità dei testi si parte per un vorticoso volo al centro dell’ esistere.
arrangiamenti, cose che richiedono passione e cura del particolare. La comprensione non è necessariamente cosí immediata, ma una volta che si intuisce l’ispirazione e la profondità dei testi si parte per un vorticoso volo al centro dell’ esistere.
In questo short summer tour si riaffacciano alcuni dei suoi brani piú “difficili e mistici”, come sottolineato dal cantautore: ” voi so che non guardate ció che é impegnativo e ció che é facile ” . Magistrale la nuova interpretazione con musiche piu ritmate e maggior uso di strumenti nel brano “Strade Dell Est “. Intensissima e trascinante ” Lode all ‘ Inviolato “.
Battiato ha accompagnato, nei sensi della danza, l’ appassionato pubblico facendolo ballare con “Voglio Vederti Danzare”.
‘Anomala’ la chiusura con i brani a maggior valenza socio politica : Inneres Auge e Povera Patria.
Il concerto del Maestro siciliano è stato un tripudio di musiche , poesia , richiami mistici e rimandi letterari.
Tutti i testi e la divina interpretazione ci regalano un “rapimento mistico e sensuale ” in opera , imperdibile , come solo i grandi artisti , in questo caso anche saggi , sanno fare.