Segnala un evento
HomeIn primo pianoLa movida dei giovani a Ponte Milvio, tra alcol ed eccessi

La movida dei giovani a Ponte Milvio, tra alcol ed eccessi

di Maria Rosaria De Simone
 

Là a Nord dove il Tevere penetra nella città di Roma, sorge Ponte Milvio, bello nella sua fierezza alcol giovani antica,  molto amato dalle giovani generazioni, che lasciano come segno del loro passaggio e dei loro amori, un lucchetto. Il ponte, non tanto per la sua storia, ma proprio per la presenza di migliaia di lucchetti posizionati ovunque, è meta di pellegrini che ogni giorno seguono la via dell’amore e desiderano anch’essi farsi prendere dalla moda del lucchetto. E così, ad ogni ora del giorno si trovano coppiette con i calici di spumante, con regali e regalini, ma soprattutto con il famigerato lucchetto, da chiudere insieme, intorno ad un’enorme catena, talmente stracolma di altri lucchetti, da scomparire alla vista. E così gli amanti “lucchettano” l’amore nella speranza che, in un mondo in cui nulla dura, il loro sentimento resti sempreverde.

Eppure, se si attraversa il ponte il sabato o la domenica mattina lo spettacolo che si presenta agli occhi del visitatore sarà assolutamente diverso ed assai deprimente:  bottiglie sparse ovunque, calici  e bicchieri vari abbandonati, per la maggior parte ridotti in mille pezzi di vetro lungo tutto il percorso. E gli operatori ecologici, quelli che una volta chiamavamo spazzini,  pazientemente, scandalizzati ma ormai abituati, cercano di ripulire ogni volta dallo scempio, per riportare allo splendore il calpestio del ponte.

Questi sono in genere i postumi della movida dei fine settimana, degli allegri raduni dei giovani nella piazza adiacente, con i suoi bar, i suoi pub ed i suoi locali. E sabato scorso anche la violenza ha tragicamente fatto la sua comparsa, verso l’una del mattino, quando, una ventina di giovani ubriachi ed armati di coltelli e bastoni, hanno seminato il panico tra i passanti, senza che vi fosse alcun controllo. Infatti le forze dell’ordine erano impegnate lì accanto, allo stadio, per la partita Roma-Milan. Due baresi, tifosi dei Milan,  sono rimasti feriti e la prognosi di guarigione è di circa una quindicina di giorni. A soccorrerli sono stati i residenti, ormai esasperati.

Immediatamente sono partite le polemiche che vogliono mettere in luce una problematica che rimaneva latente da parecchio tempo. Infatti, in quella zona così ricca di locali e di bevitori, come mai non è stata applicata l’ordinanza anti alcol?

Perché è ormai chiaro a tutti che lì dove girano birra a fiumi, alcol e armi di vario tipo, il pericolo di violenza è sempre in agguato.  Numerose sono state le proteste e le petizioni presentate dai residenti e dai loro rappresentanti. Lamentano il fatto che, oltre all’impossibilità di dormire prima delle quattro del mattino, centinaia di adolescenti, giunti da vari quartieri di Roma, si ubriachino, imbrattino i muri ed i portoni con bombolette spray, ma anche con i loro escrementi.

Gli abitanti lamentano il fatto che queste masse di ragazzetti si trasformino, grazie anche alle grandi bevute, in orde vandaliche incontrollabili. Negli ultimi fine settimana sono andata apposta nella piazza adiacente a Ponte Milvio per verificare se le denunce fossero reali. In effetti mi sono trovata una considerevole massa di giovani di ogni età, a partire dai 15 anni, riversati ovunque, in ogni angolo, in ogni anfratto, dentro e fuori i locali, ben vestiti e griffati dalla testa ai piedi, sicuramente la maggior parte rampolli appartenenti alla Roma bene. Macchine parcheggiate ovunque senza alcun criterio. Maschi e femmine, indistintamente, con bottiglie di birra in mano, senza bicchieri. Una tira l’altra e poi  un’altra ancora. Mi fermo a parlare con alcune ragazze: giovani, carine, sorridenti. Chiedo loro se bevono molto. Mi raccontano che bevono solo il fine settimana ma, aggiungono, se bevono non saranno certo loro poi a guidare per tornare a casa. Lo dicono per tranquillizzarmi. No, non c’è pericolo, sono sagge: bevono, ma non guidano. Così avranno salva la pelle. Chiedo loro quanto bevono. Non sanno rispondermi o forse non vogliono. Qualche bottiglia di birra, non sanno quante, qualche sgroppino….ma solo il venerdì ed il sabato. Per il resto della settimana non toccano un goccio di nulla. Il venerdì iniziano alle sette con l’apertivo e poi di seguito con tutto il resto. Poi, quando l’ora è tarda, ma molto tarda, tutti in macchina verso locali da ballo e discoteche. Questo è il divertimento. Chiedo se non soffrono i postimi del giorno dopo. Mi raccontano di atroci mal di testa, dolori allo stomaco, ma resistono. Sono pronte a sopportare tutto pur di farsi una bella bevuta.

Allora chiedo  cosa dicano i genitori nel vederli arrivare a casa così conciati. Ma i genitori non sono un problema: le lasciano dormire fino all’ora di pranzo e  non dicono nulla. “In fondo siamo giovani, -concludono- se non ci divertiamo ora…..”

Se non  ci divertiamo ora…..ed intanto continueranno a scorrere fiumi alcol, senza alcuna ordinanza a vietare e senza che i genitori inizino a porsi il problema, senza che qualcuno davvero si interroghi su cosa stia accadendo sotto i nostri occhi….Eppure a Ponte Milvio , uno dei posti più suggestivi al mondo, la movida potrebbe essere davvero bella e piena di allegria…con un bicchiere di birra in mano, una compagnia di amici ed il cervello sobrio.

3 COMMENTI

  1. quello della sera scorsa è stato un accoltellamento di due baresi venuti a roma per la partita…ciò non toglie che è accaduto in un luogo dove c’è la movida con fiumi di alcol e birra senza alcun controllo. Personalmente sono stata a Ponte Milvio più volte per le interviste e mi sono trovata di fronte a ciò che ho descritto. Ciò accade anche a Campo dei fiori, ad esempio. Quindi nulla di inventato, ma tutto verificabile ogni venerdì e sabato sera. Nulla togliendo al fatto che è bello che i giobani si ritrovino, ma senza alzare il gomito, già a 15 anni.

  2. Il fatto che sia spesso accaduto non significa che qualsiasi cosa succeda a Ponte Milvio può essere inventata a piacimento basta che sia colegata alla movida. Se dovete fare i giornalisti date la notizia di quello chè è accaduto veramente; non scrivete che gli accoltellati sono stati soccorsi dai residenti esasperati e che è colpa dell’ordinanza contro l’alcool perchè scrivete molto semplicemente cose vere ma che evidentemente fanno comodo a qualcuno!

SCRIVI UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome

- Advertisment -

più popolari