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Consigli utili su come combattere le malattie allergiche: risponde il prof. Bruno

di Federica Ricci
Si è appena conclusa la Giornata Mondiale per la Conservazione delle Piante presso il Bioparco di Roma, dove erano presenti diverse associazioni tra cui, CulturaItalia e Itali@Magazine, i Giovani di Fareambiente, Vivaio il Pineto, Zetema Progetto Cultura, con la partecipazione dell’Università di Tor Vergata, Dipartimento di Botanica. Giornata dedicata alla diffusione di materiale informativo sulle piante allergeniche, le quali, soprattutto in questo periodo dell’anno, rappresentano la causa di molte malattie respiratorie.
Insegnare ai cittadini a riconoscere la piante che maggiormente influiscono sulla salute dell’uomo e mettere in pratica dei sani consigli è l’unico modo per contenere il fenomeno delle allergie . Risponde alle nostre domande  il Prof. Guglielmo Bruno, Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare, Sapienza Università di Roma,
II Facoltà di Medicina e Chirurgia, Policlinico Sant’Andrea.
1) Prof. Bruno, il forte aumento delle malattie respiratorie causate da allergeni,  negli ultimi anni rappresenta un dato allarmante.
L’Associazione FareAmbiente in collaborazione con Italiamagazine-Cultura Italiana, continueranno  la campagna di sensibilizzazione sul riconoscimento delle piante allergeniche al fine di informare la popolazione sui rischi e sulla necessità di intervenire precocemente sulle malattie allergiche.

Che tipo di intervento prevede possa essere realizzato nel nostro Paese?
E’ fondamentale informare la popolazione che il rischio principale è rappresentato dalla familiarità per le malattie allergiche.
E’ sufficientemente noto che da genitori allergici il rischio di non diventare allergici è davvero molto basso. E’ inoltre importante la creazione di un ufficio informazioni con relativo Call-Center in grado di fornire in tempo reale non solo la mappa pollinica con le relative concentrazioni, ma anche informazioni sul particolato che attualmente rappresenta una rischio forse più importante dello stesso polline. A lato di ciò non va trascurato con l’approssimarsi delle belle giornate e della inclinazione a trascorrere più tempo all’aria aperta, il rischio di punture di imenotteri (api, vespe, calabroni, ecc)
2) Molti ritengono che la campagna sia la principale fonte di allergia, non sanno però che troppo spesso  in città proprio per la necessità di dover introdurre angoli verdi, molti architetti e paesaggisti hanno introdotto  nuove specie che ad elevate temperature o a causa dello smog producono un elevata concentrazione di pollini nell’aria causando nei soggetti a rischio continue crisi respiratorie.
Come è possibile arginare il problema secondo lei?
La risposta è già espressa nella prima risposta, un adeguato bollettino aerobiologico con una adeguata mappatura delle specie polliniche allergeniche e non presenti sul territorio. Inoltre è necessario formare anche gli architetti e gli ingegneri su tale  problematica affinchè siano i primi a tutelare la salute dei cittadini attraverso la realizzazione di spazi verdi salubri.
La gestione del verde urbano deve essere oggetto di un’attenta politica di progettazione e di manutenzione che può essere ottenuta tramite la collaborazione fra professionalità diverse ( medici, biologi, naturalisti, agronomi, architetti e ingegneri). Progettare e gestire il verde coinvolge una serie di competenze
3) Come si può prevenire l’insorgenza dell’allergia e quali sono i principali mezzi terapeutici per contrastarla?
Da quanto esposto sopra emerge evidente che la familiarità ha un suo ruolo non trascurabile. In questa ottica quindi si può con un semplice test cutaneo effettuato presso strutture qualificate, ovvero con un semplice prelievo di sangue sapere se vi è la positività verso alcuni allergeni e in questo contesto evitare di esporsi a queste sostanze. Da un punto di vista terapeutico vi sono sufficienti strategie da attuare sia di tipo specifico come le immunoterapie, in grado di indurre uno stato di tolleranza, peraltro oggi dotate di una maggiore compliance in relazione alle modalità di somministrazione per via sublinguale ovvero con tablets; sia di tipo farmacologico il cui bagaglio, oggi, rispetto al passato, è invero molto più ricco e dotato di molecole sicuramente più efficaci.
4) Siamo alla seconda edizione del Progetto Respira Città, portato avanti dall’Associazione Cultura Italiana, dal Periodico Italiano e dall’Associazione ambientalista  FareAmbiente.
Considerazione sull’iniziativa e suggerimenti per la prossima edizione.
Estremamente positiva. Eventualmente partecipare in modo più concreto alla Day Allergy organizzato presso le varie strutture assistenziali e con l’egida delle Società scientifiche del settore.

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