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Demoni e Angeli alla Biblioteca Angelica di Roma

di Stefania Taruffi

Francesca Bonanni

Non poteva che essere accolta nella Galleria della  Biblioteca Angelica la mostra personale di Francesca Bonanni “Ritratti di demoni e angeli”.

Un evento culturale la cui inaugurazione, il 21 maggio, era articolata in due momenti, entrambi molto suggestivi: il primo era dedicato alla visita del prestigioso Salone Vanvitelliano della Biblioteca Angelica, uno scrigno di grande bellezza architettonica che contiene tesori segreti, dove sono stati  esposti per l’occasione due preziosi volumi antichi: la prima copia italiana a stampa della Divina Commedia, realizzata a Foligno nel 1472, ed un manoscritto miniato dell’Inferno dantesco del XIV secolo.

In questo salone furono girate alcune scene del film: ”Angeli e Demoni” e forse non è un caso che lo spazio espositivo sottostante la  Biblioteca abbia accolto l’esposizione dei  “Ritratti di demoni e angeli” di Francesca Bonanni. Il secondo momento dunque è stato la visita alla mostra. Dipinti e disegni su carta, che testimoniano una riflessione che l’artista ha recentemente compiuto sulla figura umana, intesa sia come fisicità che come complessa psicologia, una galleria di volti e di figure che comunicano emozioni sempre in bilico tra il bene e il male. Corpi di aulica bellezza su cui compaiono, talvolta, parole che citano versi della Divina Commedia, come metafore di un paradiso e di un inferno di emozioni. Le figure alate, proposte dall’artista, evocano miti, inquietudini, paure e incertezze del pensiero, e sono spunto per una riflessione sulle luci e le ombre dell’attuale società. La lezione di Caravaggio, con i suoi angeli così carnali e il senso del buio, qui citato nell’uso di un nero profondo e simbolico, sembra essere, ancora una volta, attuale.

La Bonanni è una giovane artista che ha frequentato la Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Della sua formazione tracce evidenti nella armonicità dei corpi, nella perfezione dei lineamenti di figure umane demonizzate e angelicate. Come ha ben introdotto la direttrice della Biblioteca, Fiammetta Terlizzi, “L’opera di Francesca mette in mostra l’eccellente capacità pittorica del nudo, esaltato nella sua moderna fisicità; fantastiche emozioni, evocate e sottese dagli sguardi di soggetti quasi alieni, ma così umanamente preoccupanti; il gioco del rosso, del bianco e del nero, sapientemente usati e dosati. Splendide nudità dagli sguardi insicuri e nere figure dai volti serenamente malvagi: quanto c’è di umano e quanto di trascendente?”.

La Bonanni  è un’artista costantemente alla  ricerca di una dimensione moderna ed innovativa, esprime in un unico linguaggio il rinnovamento della classicità con echi e spazialità metafisiche. Attiva come pittrice dal 1990, ha esposto in diverse mostre in Italia e all’estero.

“Il giovane demone”

Camminando nel percorso espositivo si respira l’eterna lotta tra il Bene e il Male, che da sempre convivono nello stesso territorio: l’animo umano. Qualcuno si è domandato: “Ma qual è il vero confine fra il bene e il male?”. Il “Giovane demone” che sembra uscire da una rosa mi fa riflettere: il confine è impercettibile e in realtà forse il bene e il male si sfiorano continuamente e l’uno, dona all’altro qualcosa di sé, creando un legame di dipendenza diabolica, quasi un ‘patto’. Purché nessuno predomini sull’altro.

Informazioni sulla mostra:

Galleria della Biblioteca Angelica

Via di S. Agostino, 11

Durata: 22 maggio 4 giugno

Lunedì e venerdì: 10.30 – 16.00 martedì mercoledì e giovedì: 10.30 – 18.30

 

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