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Smettere di fumare riduce lo stress

di Vanessa Mannino
Sono 12 milioni gli Italiani dediti a uno dei “vizi capitali” più gettonati dell’ultimo secolo: fumare.
Un numero consistente quanto preoccupante, quindi, soprattutto se si pensa che al proprio interno vi rientra anche una fascia cospicua di adolescenti: ragazzi troppo spesso insicuri di sè che iniziano, per piacere e per piacersi, a fumare già dall’età di 13 anni.
Ma per chiunque crede che smettere di fumare sia qualcosa che porta inesorabilmente all’aumento del peso corporeo e all’incremento del nervosismo c’è una novità.
E’ stato appena scoperto da un gruppo di ricercatori inglesi che smettere di fumare riduce di netto lo stress. Dovranno allora ripensarci bene tutti quei fumatori che giustificano la loro abitudine nociva come un qualcosa di strettamente necessario per calmare i nervi, per ridurre la tensione nervosa, per placare l’agitazione emotiva e quindi per ridurre lo stress. Lo studio, pubblicato sulla rivista Addiction, è stato effettuato su un gruppo di circa cinquecento pazienti ricoverati per malattia cardiaca causata dal fumo. I pazienti, che dopo tale ricovero sono stati lontani per almeno un anno dalle sigarette, hanno evidenziato un abbassamento nei livelli di stress percepito. Diversamente, i cardiopatici che hanno ripreso a fumare non hanno mutato il loro livello di stress.
Tuttavia, ancora non ci è dato sapere quale siano gli effetti a breve termine sullo  stress percepito appena si smette di fumare, ma è cosa ovvia che il tabacco può complessivamente aggravare o accusare stati emotivi negativi, quindi meno di zero il benessere che apporta. Anzi: nicotina, fumo e tutte le sostanze sprigionate dal classico e singolo “tiro”, causa di combustione, aumentano nel fumatore lo stato di stress a cui è soggetto, determinando un vero e proprio circolo vizioso. Proprio per evidenziare quanto fumare sia “terribilmente” nocivo, dal 2012 prenderà piede in America una campagna contro il tabacco senza precedenti: ogni pacchetto venduto sarà avvolto per metà da foto sconvolgenti che si vanno a sostuire alle scritte esortative, conosciute bene anche dai fumatori italiani. Ad essere rappresentati nelle foto saranno malati, bambini e scene raccapriccianti determinate a dissuadere i fumatori.
Anche l’ Unione Europea ha deciso di fare del suo meglio ed ha avviato una campagna anti tabacco, di certo meno sconvolgente, ispirata soprattutto a chi vuole smettere o chi a paura di ricadere nel vortice oscuro del vizio. Un coach elettronico, disponibile sul sito della Commissione Europea, attraverso cinque fasi accompagnerà, passo dopo passo, il soggetto che vuole riuscire nella sua difficile, ma non utopica impresa: smettere per sempre di fumare.

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