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Batterio Killer: in Egitto i nuovi sospetti

di Marco Milano

Fieno greco importato dall’Egitto tra il 2009 e il 2010: è un rapporto dell’European Centre for Desease Prevention and Control (Ecdc) – che conferma gli studi congiunti dell’Autorità Europea per la sicurezza del cibo e del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie – a mettere sotto accusa i semi di fieno proveniente da una determinato stock del Paese africano, dopo il cetriolo spagnolo e i germogli di soia. In particolare, la partita del 2009 sembrerebbe essere la causa del contagio in Francia, mentre i casi tedeschi sarebbero legati ai semi importati nel 2010. Per l’epidemia che, dal 13 giugno scorso, ha colpito la Germania causando 49 vittime e quasi 4000 casi accertati, continua la caccia al focolaio dell’ Escherichia coli O104:H4, il ‘batterio killer’. La nuova possibile responsabilità non sarebbe infatti ancora accertata: secondo l’Istituto Federale Tedesco per la Valutazione dei Rischi è ancora troppo presto per arrivare a delle conclusioni, prima di una serie di indagini che possano confermare “la grande probabilità” che i semi di fieno graco importati abbiano causato l’epidemia – ”c’e’ ancora molta incertezza sul fatto che questa possa essere veramente la causa comune di tutte le infezioni, poiche’ attualmente non ci sono risultati positivi di test batteriologici”. Il rapporto specifica, inoltre, che “Il collegamento non spiega, comunque, il più recente caso in Svezia, sul quale si indaga attualmente e che finora non presenta alcun legame con il consumo di germogli”.

Da parte sua, l’Egitto definisce le conclusioni e le accuse “del tutto infondate”, attraverso la voce del responsabile delle politiche agricole, Ali Suleiman. ”La presenza del batterio in Egitto non è stata dimostrata e non è stata registrata”, ha aggiunto Suleiman ricordando che l’esportazione dei semi da fieno è stata indirizzata in Olanda, ma non in Germania, Francia o Gran Bretagna.

Le autorità europee invitano, nel frattempo, a non consumare germogli, ottenuti da semi sospetti,  che non siano stati cotti preventivamente, finchè non si avranno notizie più sicure a riguardo.

 

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