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Ecologia del vivere: "La bellezza salverà il mondo"


Di Stefania Taruffi
La frase, tratta da L’Idiota, del grande romanziere russo F. Dostoevskij, vede protagonista un essere assolutamente buono, il principe Myskin, alle prese con un mondo invece completamente malvagio. La missione di questo eroe atipico sarà appunto quella d’instillare il seme della bellezza, di cui lui è portatore, in un contesto di assoluta desolazione spirituale. Missione che lui stesso fallirà inesorabilmente; La bellezza domina questo capolavoro, dalla prima all’ultima riga, aleggiandovi ed esercitando sui lettori un’irresistibile fascinazione. Bellezza che, in altri termini, non può che essere di derivazione platonica. Infatti, sia Platone sia Dostoevskij, non credevano in questo mondo, preda della bruttezza, bensì non smisero mai di credere nell’oltre mondo della bellezza – intesa come fuoriuscita da un mondo inferiore.
Mai come oggi occorre soffermarsi ancora sul concetto di Bellezza. Forse perché assistiamo malinconicamente al suo declino, osservando le tante cose brutte che incontriamo ogni giorno sulla nostra strada.
Da secoli filosofi e intellettuali hanno cercato di descriverla, artisti di raffigurarla, comuni mortali di perseguirne l’ideale e di goderne. Perché lei, nonostante tutto, è sempre esistita ed esiste ancora. E ci fa stare bene solo a guardarla. La troviamo nella natura, nelle opere d’arte, nelle emozioni, nel corpo, nell’anima, nei pensieri, nelle azioni, nelle parole, nei gesti e nelle cose. E’ ovunque come la Bruttezza, a contendersi con questa il destino del mondo: Bene o Male, Salvezza o Distruzione. Ne deriva quindi anche un’eticità del Bello (Platone docet), perché le cose Belle devono essere anche Buone e piene di qualità e il loro effetto, sono il Bene. Sì, perché fin dalle origini della nostra civiltà l’energia creativa della bellezza è stata il motore dell’esistenza umana, ha suscitato desideri e passioni, sollecitato azioni e pensieri positivi. Perché la Bellezza è armonia. La stessa armonia insita nella natura, che incarna la bellezza più grande che sia stata mai creata e che tutti cercano di devastare senza riuscirci: la bellezza della natura, che è superiore al male. Ciò che più mi spaventa, sono i miti alimentati da una parte dell’umanità, che stanno devastando il Bello e il Bene: la brama di potere, la corsa al denaro, la bellezza esteriore, il possesso, che altro non producono che avidità, corruzione, livellamento della qualità verso il basso, mancanza di meritocrazia, superficialità e ingiustizia.
Gli ‘esteti’,  seguaci di un’etica del vivere sana, armoniosa e positiva spesso perdono le loro piccole battaglie. E si scoraggiano osservando inermi la vittoria della Bruttezza e del Male. Tuttavia essi risorgono sempre dalle loro ceneri, come la fenice. Perché le sentinelle della Bellezza hanno l’energia inesauribile prodotta dalla stessa fonte che proteggono e non sono mai sole: la forza del Bello e del Bene risiede nella solidarietà, nella condivisione, nello spirito di gruppo, nella generosità, nella passione, nell’amore, nella speranza, nell’onestà intellettuale, nelle piccole opere quotidiane, nel perdono, fonti potentissime che sprigionano energia creativa e propulsiva e da sempre salvaguardano il mondo.

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