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E-Cat: i risultati del nuovo esperimento

di Marco Milano

Otto ore per ripetere l’esperimento che per mesi ha tenuto sulle spine curiosi e scettici, mettendo a dura prova le capacità di equilibrio dei media.  Lo scorso 6 ottobre, l’ingegner Andrea Rossi ha replicato a Bologna nei locali dell’ EFA, l’azienda di famiglia, la prova sperimentale di quella che è stata annunciata come la possibile svolta energetica: il reattore E-Cat . Un pubblico di poco più di venti persone – compresi tre giornalisti, un blogger, rappresentanti dell’Università di Uppsala e Bologna e ‘curiosi’ interessati di aziende svedesi e americane – per testimoniare l’effettiva riuscita dell’esperimento.

I fatti: l’ E-Cat, ovvero Energy Catalyzer, è un ‘catalizzatore d’energia’ messo a punto da Rossi sugli studi del Professor Sergio Focardi. Si tratta di un’energia nucleare pulita, basata su un processo chimico-fisico tra idrogeno e nickel, in grado di ottenere energia termica – ovvero calore – in quantità centinaia di volte superiore a quella necessaria per metterlo in funzione. Questo almeno nelle intenzioni, di cui è stata data una prima prova pubblica lo scorso 11 gennaio, nel silenzio e nella precauzione generale dei media e dei referenti del mondo scientifico e della ricerca. I motivi di prudenza potrebbero essere imputati alle scarse informazioni fornite fino ad allora dagli stessi Rossi e Focardi, ad esempio come funziona nei dettagli l’E-Cat, se si tratta di fusione fredda, o meglio Lern – reazione nucleare a bassa energia. La dimostrazione di gennaio aveva prodotto 12 Kw di calore per 600 w di energia immessa e la promessa – che può sembrare ancora oggi un miraggio –  era di realizzare questo mese la prima centrale a E-Cat, per una potenza di 1 Mw, in Grecia. Ci sono state inchieste televisive e il rumore silenzioso della rete, cresciuto nella caccia di introvabili notizie e aggiornamenti, ha preso forma  in siti dedicati: ecatnews e ecatworld , ad esempio. All’inizio dell’agosto di quest’anno, poi, il patto commerciale tra Andrea Rossi e l’azienda greca Defkalion è saltato: nuovi partner e maggiori coperture economiche sembrano essere le motivazioni dell’ingegnere, mentre la Grecia cercherebbe un prodotto diverso e più affidabile – si tratta in particolare dell’ Hyperion, una differente versione dell’E-Cat che può contare su licenze di commercializzazione già in regola.

L’ultimo test del 6 ottobre ha fornito una maggiore credibilità alle misure, che in precedenza erano state criticate per essere troppo approssimative. I risultati tecnici sono stati diffusi il giorno dopo dalla rivista svedese Nyteknik, i primi ad avere l’autorizzazione dell’ingegnere. Per otto ore, l’E-Cat ha prodotto acqua calda, anche in forma di vapore. E in metà del tempo, l’E-Cat ha funzionato senza nessun ausilio di energia esterna, con una potenza in uscita misurata in un range che va dai 2000 e 7000 w, a seconda delle condizioni dell’esperimento. A fine giornata, la scatola d’acciaio di 98 kg – di questo si tratta – è stato aperta. Con questo non si è svelato il segreto dell’E-Cat, ma le cronache dei presenti (giornalisti e blogger) parlano di una struttura molto semplice, costituita  da pannelli di una superficie di 20 cm2 circa. Una specie di radiatore, all’apparenza.

La presenza di testimoni e l’ultima prova ‘scenica’ di Rossi, con l’apertura dell’E-Cat, non sono bastate a placare il coro di scetticismo e di attacchi. La replica seccata di Rossi non si è fatta attendere. L’ingegnere dovrebbe esserci abituato, del resto sono ancora molti i livelli di ‘confidenzialità’ che proteggono certe informazioni e dettagli sull’apparecchio e il progetto. Curiosità e critiche, che in molti casi non vengono giustificate, sono dovute quanto inevitabili. Una replica sperimentale con un rappresentante della comunità scientifica potrebbe, ad esempio, aiutare a dissipare un po’ di nebbia da questa vicenda. Fino a quando non si avrà la conferma di cosa succede realmente nella scatola di Rossi, e in che modo, possiamo solo continuare a parlare di una probabile prossima rivoluzione energetica.

Per quanto riguarda la centrale da 1 MW promessa, questa è costituita da 43 modelli di E-Cat. Il test è previsto per il 28 ottobre, sempre a ‘casa’ di Rossi.

 

 

3 COMMENTI

  1. Io mi sono documentato un pò (bibliografia varia e “sensazioni” personali di alcuni ricercatori di importanti istituti di ricerca italiani) e ho tratto la convinzione che qualcosa di vero ci sia e che in fondo molto presto funzionerà. Ho anche investito delle piccole somme in titoli di borsa sul Nichel che dovrebbe essere il combustibile principale di questa nuova forma di energia (non si sa mai..)

  2. @c2saint Wait not troll, you are simple a t00l. At least a troll tries to make a point and not just call names. Out caessld and outdone go to bed t00lkit. And before you respond from your t00l world, I wont waist my time acknowledging your t00l babel again. feel free to rant.

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