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Georgia: nessun timore di uno scontro NATO-Russia

di Paolo Cappelli

La Georgia sgombra il campo dai timori che un nuovo conflitto con la Russia potrebbe portare a invocare l’articolo 5  del Trattato dell’Alleanza Atlantica, come fu per l’attacco agli Stati Uniti dell’11 settembre 2001.

Articolo 5 del Trattato dell’Atlantico del Nord

Le Parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o nell’America settentrionale, costituirà un attacco verso tutte, e di conseguenza convengono che se tale attacco dovesse verificarsi, ognuna di esse, nell’esercizio del diritto di legittima difesa individuale o collettiva riconosciuto dall’art.51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate, intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l’azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l’impiego della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale.

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Il confine tra Georgia e Russia

Quando si pensa alla Georgia e al conflitto che l’ha vista protagonista nel 2008 contro la Russia, si pensa subito a cosa potrebbe accadere nel momento in cui la prima divenisse un membro a pieno titolo della NATO. Se la Russia dovesse sconfinare nuova mente in territorio georgiano rivendicando pretese territoriali rispetto all’Ossezia del Sud e all’Abkhazia, o se le scaramucce di confine si tramutassero in combattimenti su larga scala, potrebbe la Georgia invocare l’Articolo 5 e conseguentemente richiedere l’intervento della NATO contro l’aggressore?

In linea di principio e in punta di diritto internazionale, la risposta è certamente positiva. Le paure che ciò possa accadere, tuttavia, vengono relegate in un angolo dalle dichiarazioni di David Bakradze, Presidente della Camera georgiana. “Il rischio di un ulteriore confronto con Mosca è molto più esiguo di quanto lo fu nel 2008”, ha dichiarato in un’intervista al Washington Post.

“Sussiste ancora una retorica intrisa di minacce da parte russa – ha aggiunto – ma credo che, data l’attuale situazione internazionale, è improbabile che la Russia osi utilizzare la propria potenza militare contro la Georgia. Ritengo che la probabilità di un’altra invasione o di un conflitto su larga scala sia bassa”.

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