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Roma: targhe alterne, alterne polemiche

di Maria Rosaria De Simone
A Roma, a circa quattro anni di distanza, per due giorni consecutivi, giovedì e venerdì scorsi, e’ stato necessario effettuare il provvedimento di far circolare le automobili a targhe alterne, escludendo solo le auto di categoria “euro 5”, quelle alimentate a Gpl o metano, quelle a trazione elettrica e i motocicli “euro 3”.
Tale provvedimento, nonostante sia stato assolutamente necessario per la tutela della salute fisica dei cittadini e contro l’inquinamento dell’aria, non sembra aver dato risultati apprezzabili perché il livello di polveri sottili, molto elevato nei giorni scorsi, non è sceso in maniera ragguardevole. Per questo motivo si sono innescate tutta una serie di polemiche da parte di coloro che erano contrari al provvedimento sulle targhe alterne, in particolare i Verdi che hanno parlato di ‘flop’, anche se l’Assessorato all’Ambiente ha fatto sapere che ci vuole un po’ di tempo prima che le concentrazioni di smog si disperdano. Ma le polemiche non si placano. Soprattutto perché e’ stata vietata la circolazione dei motocicli “euro 2”. Questa ultima decisione quindi, ha provocato seri disagi alla grande maggioranza dei romani che si muovono proprio con questo tipo di motocicli, che non utilizzano la macchina e che non desiderano spostarsi con i mezzi pubblici, che non sono sempre efficienti in diverse zone della città.
Da sempre il provvedimento delle targhe alterne viene effettuato per attenuare il livello delle polveri sottili per un migliore impatto ambientale, ma gli esperti in materia hanno dichiarato che non sarà possibile riscontrare la riduzione dell’inquinamento cittadino, prima del 4 dicembre.
L’ufficio Prevenzione inquinamento atmosferico del Dipartimento ambiente di Roma Capitale ha fatto sapere che, prima del provvedimento, la centralina di Fermi aveva segnalato un valore altissimo di biossido di azoto di 334/200 microgrammi per metrocubo, mentre già nelle scorse ore i livelli sono rientrati. Anche in altre centraline si sono riscontrati miglioramenti e valori che stanno tornando nei limiti della normalità.
D’altro canto bisogna dire che non tutti i cittadini hanno rispettato il provvedimento, utilizzando, a rischio di multa, la loro automobile. Anche i conducenti dei motocicli , a detta dei vigili urbani, hanno fatto i furbi, si sono mimetizzati e sono sfuggiti ai controlli con maggiore facilita’.
Comunque un nutrito numero di cittadini e’ stato indotto a servirsi della bicicletta e delle piste ciclabili, tentando un approccio alla citta’ attraverso una mobilita’ ecosostenibile, che di questi tempi sarebbe raccomandabile per coloro che potessero metterla in atto, rinunciando talvolta all’automobile.

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