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Grande successo di pubblico a Roma per la mostra “Guardami” di Adele Ceraudo

Di Stefania Taruffi

Guardami di Adele Ceraudo

Ha inaugurato il 19 gennaio a Roma alla Galleria Opera Unica, con un grande successo di critica e pubblico, la mostra “Guardami” di Adele Ceraudo, a cura di Takeawaygallery, fino al 25 gennaio. La location, molto particolare, aperta 24 ore su 24, è una sorta di vetrina sulla strada nella quale è possibile ammirare la particolare installazione composta di un tappeto nero con le scritte i disegni di Adele e al suo culmine, l’enorme disegno proposto con la sua innovativa tecnica mista: disegno a biro, contaminazioni di materiali, fotografia e scansione. Adele è una giovane promessa nel panorama artistico italiano. Da Cosenza a Roma, ha inventato e sviluppato nel tempo una forma d’arte unica e originale, dal forte impatto visivo ed emotivo, che da qualche anno incuriosisce gli addetti ai lavori, le gallerie, i critici d’arte.
Oggi Adele Ceraudo inventa uno spazio per il suo sguardo e per lo sguardo di chi osserva, compone una scenografia traboccante in cui gli elementi posti davanti agli occhi sono articolazione di un processo creativo, l’esposizione si perde nella rappresentazione.
Il disegno innanzitutto. Tre riprese di un corpo femminile, tre nudi in sequenza che il disegno fa scaturire da profondità di toni carnali. Questa donna, questa nudità disarmata e sensuale, è prima di tutto forma per un ideale primigenio di bellezza e armonia, essa è la proporzione visibile che racchiude e interpreta le fisionomie dell’anima
”. (Francesco Giulio Farachi).
La giovane artista è stata chiamata da Vittorio Sgarbi a presentare un’opera nell’ambito della mostra a Palazzo Grimani- Venezia, nell’ambito della Biennale: “L’ombra del divino nell’arte contemporanea”. E’ lì che i visitatori hanno potuto ammirare “S. AgataLa trilogia dell’abbandono”.  A Venezia è approdata dopo il grande successo all’esposizione di una rinnovata Meditazione, “La meditazione. (Ma)donna Italia 2011″ispirata alla “Meditazione” di Francesco Hayez, pittore risorgimentale (Palazzo Zerbi, RC). Un grande passo verso un successo meritato.
Presenti all’inaugurazione Olimpia Orsini dell’Onepiece Gallery, il critico e storico dell’arte Barbara Martusciello, la ballerina di Flamenco Caterina Lucia Costa, il Press Agent romano Emilio Sturla Furnò, la scrittrice Federica Morrone, la poetessa Benedetta De Marco  e numerosi artisti quali Sergio Tumminello, Massimo Rizzuto, Danilo Bucchi, Fiorenzo Zaffina, ma soprattutto, ospite d’onore, il Prof. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Professore, Avvocato cassazionista, Economista, Presidente della Fondazione Roma.
Come ha conosciuto Adele e cosa pensa di quest’artista?
Non dico che sarà la nuova Novella Parigini, perché qualcuno lo potrebbe trovare riduttivo, ma io credo molto in lei e continuerò a proporla” e ci racconta il suo incontro con l’artista: “fu selezionata da mia figlia, titolare della Galleria Dell’Orologio, in pieno centro storico, dove Adele, nella sua prima personale intitolata “Just wearing ink- Visioni a penna”, ha presentato al pubblico 19 opere inedite, frutto di un’inesauribile passione per il tratto sensuale della penna a sfera. Mi colpirono molto le sue opere, quei corpi così sensuali, la capacità dell’artista di andare ‘oltre’ le forme fisiche, fino all’anima femminile. La mostra ebbe un grande successo e da allora sono diventato un suo grande sostenitore e i fatti mi hanno dato ragione. Lei è infatti una fra le vincitrici del “Talent Prize 2010”,con riconoscimento unanime della Giuria – il concorso d’arte contemporanea per talenti emergenti under 40, organizzato dal Guido
A. Ceraudo_ Prof.F.M.E. Emmanuele

Talarico Editore, in collaborazione con la Fondazione Roma e il Comune di Roma-. Adele è dunque una realtà, non più una promessa e continuerà a crescere”. 
Approfittiamo per chiederle un’opinione sulla situazione della cultura in Italia, in particolare a Roma.
La cultura è lo strumento che consente di misurare il grado di civiltà, di libertà, di spiritualità di un popolo. Senza la cultura non ci sarebbe stato il mondo che viviamo. Tutto il resto, economia e scienza inclusi, se non sono permeati da questo sentimento di amore per l’arte, per la cultura, per il Bello, non riescono a realizzare quel magico incontro tra la mente, il cuore e il mondo che ci circonda. La cultura è l’essenza stessa del vivere, che consente anche il dialogo fra popoli che hanno diverse storie, permette di far coesistere civiltà diverse, è il magma primordiale che fa crescere il mondo. Mi sto sforzando di promuovere cultura nella città di Roma, che ha visto passare Imperatori Papi, Re senza mai senza mai farsi coinvolgere- è la caratteristica di Roma questa. Nella Capitale la cultura stenta a penetrare, forse perché ce n’è troppa, forse perché le opere, gli spazi, i monumenti, nella loro grandiosità, sono così tanti, da diventare quasi scenario abituale e la gente si lascia sfiorare da tanta bellezza, ma neanche la guarda più. Quindi è difficilissimo catturare, coinvolgere emotivamente il pubblico. Ci vogliono avvenimenti che abbiano un substrato paradossalmente di ‘consumismo’, come ad esempio lo dimostrano i successi della mostra di Caravaggio, pittore maledetto, di Van Gogh. Queste mostre, hanno avuto un grande successo di pubblico, perché su questi artisti sono stati fatti film, fiction, e le loro vite hanno colpito quindi l’immaginario collettivo in molti modi diversi. Esiste dunque una cultura come riflesso di altre stratificazioni. Ma questo non accade per tutte le mostre.
Io da giovane ho avuto la fortuna di convivere e crescere in un contesto di bellezza, di respirare cultura, musica, lirica, poesia, arte, letteratura, il balletto. E questo dovrebbe essere compito delle famiglie, avvicinare cioè i propri figlia alla cultura, alternando allo stadio e allo sport, contatti con il mondo della bellezza e dell’arte. In Russia, a S. Pietroburgo, i musei sono pieni di bambini. A Roma dobbiamo pietire le scuole, per farle venire. Bisogna prendere atto del fatto che l’arte è salvifica e senza di essa, il mondo muore…”
Galleria Opera Unica – Via della Reginella, 26- Roma
dal 19 al 25 gennaio 2012
24 ore su 24
info: 06 68809645
takeawaygallery@gmail.com

www.adeleceraudo.com   e-mail: adele72c@libero.it
 

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