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Costa Concordia: il CNR simula l'inquinamento marino

L’Istituto di scienze e tecnologie dell’informazione ‘A. Faedo’ del Consiglio nazionale delle ricerche (Isti-Cnr) di Pisa ha fornito una nota sulla simulazione che prevede lo scenario relativo al continuo rilascio di combustibile dalla nave Costa Concordia (0,014 m3/s) nel corso di due giorni, dove vento e moto ondoso costituiscono le forze che guidano il processo.
La simulazione, effettuata sulla base di un modello matematico originale, è stata sviluppata dal partner CIMA e costituisce una delle funzioni del Sistema Informativo Marino sviluppato dal CNR-ISTI.
La simulazione prevede uno scenario con continuo rilascio di combustibile dalla nave (0,014 m3/s) nel corso di due giorni, dove vento e moto ondoso costituiscono le forze che guidano il processo.
Si presume che tutto il carburante fuoriesca a livello della superficie dell’acqua.
L’errore attuale assunto è circa il 15%.
Le particelle di combustibile che raggiungono la riva vengono di nuovo riversate in mare invece di essere sottoposte a spiaggiamento o scomparire.
Questo è giustificato dalla particolare conformazione costiera del Giglio, di tipo roccioso, ma si è anche assunto un approccio conservativo con riferimento alla quantità di sostanze in circolazione, che rimane sempre la massima possible.
I processi di evaporazione, emulsificazione etc. non sono considerati per fornire un dato rapidamente in quanto il modello completo prevede un tempo di calcolo consistente (già in fase di sviluppo).

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