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Roma New Generation vince la sua scommessa: la moda giovane nella Capitale riparte dall’Ostiense

di Stefania Taruffi
Grande successo a Roma per la moda finalmente emergente, nuova, d’avanguardia senza essere stravagante. Una couture portabilissima, fresca e versatile che ha i volti dei brand Rossorame, Lemuria, Così nero quasi blu, Jodiel, Chiarad, Garnet Heart e CrisBerry.
Al Museo della Centrale Montemartini nel quartiere Ostiense, nuova culla della movida culturale romana, l’evento “Roma New Generation” ha conquistato il pubblico in sala, numerosissimo, e farà a lungo parlare di sé perché era davvero tanto tempo che non si vedeva una manifestazione così nuova e sperimentale in una città che ha sempre troppa paura di osare.
Il team capitanato da Rossano Giuppa, Sonia Rondini e Tony&Guy, in partnership con Only One Management e in collaborazione con Accademia del Lusso è stato vincente.  Tra dj e vj set, con immagini potenti e suggestive proiettate per presentare il mood di ognuna delle sette sfilate, non c’era la classica formula del presentatore che introduce ogni designer e questa scelta ha voluto rompere ogni schema, ad eccezione del sorriso della speaker di RDS, Rosaria Renna, che ha presentato, come in una piece teatrale, il prologo e l’epilogo dell’evento.
Dunque finalmente sperimentazione e la determinazione di lasciare un’impronta nella moda usando quanto di più techno era possibile, sia nelle strumentazioni sia nella musica, ma soprattutto nelle idee con coreografie studiate per accendere la fantasia del pubblico in sala.
Nella vita bisogna saper osare se si vuole dire qualcosa di nuovo. Mettersi in gioco”- dicono gli organizzatori. Così il team di Roma New Generation ha scommesso su un quartiere – l’Ostiense – che a Roma può dare tanto nel futuro; ha scommesso su una location incredibile, in cui archeologia classica e industriale convivono armoniosamente in un “non tempo” che rende tutto molto potente visivamente e ha scommesso su sette nomi della moda, giovani emergenti, che sicuramente continueranno a far parlare molto di sé, muovendosi su più livelli, perché la moda ha tanti linguaggi di espressione: dalla couture più ammaliante di Rossorame di Bruno Simeone, con i suoi mini abiti in chiffon dai colori caldi della terra, alla sensualità fetish di Garnet Heart, con quei lunghi guanti che in realtà sono maniche che non si possono sfilare. Per passare alla freschezza e all’ironia dei capi colorati per la spiaggia di Cristelle e Romina Carrisi con il brand ChrisBerry. Ovviamente, per motivi di notorietà, il debutto in passerella delle sorelle Carrisi, figlie di Al Bano e Romina, era il più atteso: il loro marchio è giovane, frizzante e s’ispira ai fumetti anni ’80. Cristelle presente alla serata con un nuovo taglio di capelli, un caschetto platino sbarazzino, ha dichiarato: “Non mi piace parlare di mia sorella Ylenia, ma per quanto riguarda questa mia nuova attività, posso solo dire che quando ero piccola, lei mi leggeva La fabbrica del cioccolato, Gli Sporcelli, James e la pesca gigante, e altri romanzi di Roald Dahl, che mi hanno sicuramente formata. Mia sorella e’ dentro di me, e’ nelle cose che faccio. E’ fonte d’ispirazione della mia moda“. Simpatica la modella con il cartello “Free hugs”, che richiama la moda e gli spettatori al mondo degli abbracci. Ed ecco anche il glam hollywoodiano del beachwear raffinato di Chiarad, i preziosi accessori assolutamente deluxe di Jodiel, declinata al bianco e nero, con alcune contaminazioni di colore. Fino alla magia

Garnet Heart

Lemuria

degli abiti trasformisti di Lemuria, autrice attraverso la sua designer Susanna Gioia di una performance che ha lasciato tutti incantati per l’elegante inventiva con dei mini abiti e pantaloni double face completamente trasformabili in tante versioni diverse. Non un solo abito dunque, ma tanti abiti in uno. Per terminare la collezione declinata al nero di Così nero così blue.
Tanti modi di fare moda, tanti modi di essere moda che, proprio come le statue antiche e le macchine moderne del museo, tutte insieme, combinate tra loro, hanno dimostrato di poter coesistere felicemente. Non esiste una classifica. Non c’è differenza tra le emozioni che può regalare un capo haute couture, demicouture, pret a portér di lusso, beachwear.
Difficile stilare una classifica di gradimento dei brand più apprezzati da pubblico e addetti ai lavori, ma gli applausi, sinceri della gente presente e della stampa, hanno dimostrato che la scommessa è stata vinta.
Alla fine tutti sul palco, mano nella mano, stilisti e organizzatori, perché il miracolo di Roma New Generation, è stato il frutto di un vero lavoro di squadra. Aria nuova, giovane, lavoro di squadra e fantasia creativa.  Finalmente un vento d’innovazione a Roma.

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