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Marco Mengoni @ Gran Teatro

foto di Serena de Angelis – testo di Erika Sambuco

È citando Woody Allen il modo in cui Marco Mengoni apre il suo concerto domenica sera nella Capitale: “Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo… E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo ” … Sarebbe tutto più facile, questo ci ricorda l’artista di soli 23 anni che ha trovato il successo dopo aver partecipato alla terza edizione del talent show X Factor.  Un nuovo talento della musica pop italiana, terzo classificato al festival di Sanremo 2010, che in questi anni ha riscosso un grande successo di pubblico vincendo numerosi premi e attestandosi ai vertici delle classifiche musicali. “Con questo spettacolo vorrei poter attraversare il passato, il presente e il futuro, approfondire le emozioni, raccontare i legami che intercorrono fra le persone che si incontrano e si scontrano in questo percorso che è la vita” confida al suo pubblico. Il nuovo tour, che ha toccato alcuni dei principali teatri italiani, è nato da un’idea dello stesso Mengoni in collaborazione con Elisa e Andrea Rigonat e nasce proprio con l’obiettivo di svelare il lato più intimista e introspettivo del cantante: “In teatro l’ambiente è più raccolto, meno freddo e impersonale, è possibile creare un rapporto più diretto con chi ascolta, puoi guardare la gente negli occhi, è una situazione molto bella…” . In scaletta alcuni i brani più noti di Mengoni, reinterpretati e riarrangiati in una chiave inedita in un concerto che fa sicuramente della suggestione visiva e sonora la sua forza: musica, movimento scenico, luci e scenografie si compenetrano fra loro per toccare ancora più da vicino l’anima di chi ascolta; proprio di chi ascolta però, sono rimasta molto colpita: il pubblico di Mengoni, che ha  riempito l’intero teatro, è infatti per lo più un pubblico di adolescenti, ragazzine pronte a tutto: l”unico momento in cui non le ho sentite urlare e cantare è stato durante la cover di Can’t Help Falling In Love With You… Troppo giovani per Elvis, si sono dovute arrendere e far cadere il silenzio almeno per la durata di un brano. E per chi poi vuole godersi lo spettacolo comodamente seduto… Ritenti, sarà più fortunato!!! Tutta la seconda parte del concerto, data la calca sotto il palcoscenico, è davvero impossibile godersela da seduti e, pure alzandosi in piedi, un muro di persone renderà appena visibile il cantante. E mentre la notizia dell’inserimento nel cast degli MTV Days non può che rallegrare tutte queste piccole fan, scatta anche il countdown per Lorax, il film d’animazione in cui ha prestato la sua voce al “cattivo”.

Che dire dunque?! Bella la voce, belle le performance ma di strada ce n’è ancora tanta da fare poiché qualcosa non arriva o meglio arriva solo ad un certo “target di pubblico”. La buona notizia è che il talento c’è… Attendiamo dunque fiduciosi per “quel qualcosa in più”.

31 COMMENTI

  1. Ho visto molte foto online, non so dove si nascondesse il pubblico composto perlopiù da adolescenti, forse dietro le signore di una certa età, i signori attempati, le coppie e le famiglie…
    Per fortuna esistono le foto, altrimenti qualcuno potrebbe persino credere a quello che avete scritto.
    E’ mai stata a un concerto di Tiziano Ferro, della Pausini, di Elisa? No, perchè non c’è differenza di pubblico, glielo assicuro io che ero presente.

  2. ma chi ha scritto l’articolo c’era al concerto? Io avrei i miei dubbi. Pubblico di giovanissimi? Ma la prossima volta guardate anche le foto del pubblico perchè io vedo solo intere famiglie. Il silenzio in sala per il pezzo di Elvis perchè non si conosceva? Quello è il silenzio per il rispetto del pezzo e dell’artista a dimostrazione di una maturità del pubblico. La seconda parte passata in piedi? Io direi soltanto alcuni pezzi più scatenati per poi tornare a sedersi e comunque non ci si poteva avvicinare al parco perchè la sicurezza lo vietava. La prossima volta venite veramente al concerto anzichè scrivere solo per occupare dei fogli bianchi con parole insensate eviterete anche una figuraccia. direi che IL TALENTO C’E’ LA MATURITA’ DEL PUBBLICO ANCHE MANCA SOLO LA COMPETENZA DI CHI DOVREBBE SCRIVERE CERTI ARTICOLI

  3. Per quanto riguarda questo commento: -l”unico momento in cui non le ho sentite urlare e cantare è stato durante la cover di Can’t Help Falling In Love With You… Troppo giovani per Elvis, si sono dovute arrendere e far cadere il silenzio almeno per la durata di un brano-
    voglio solo precisare che la canzone era conosciutissima da tutti anche i più giovani fans, visto che sono due mesi che Mengoni la canta, ma ovviamente il tipo di esibizione richiedeva silenzio. Silenzio e rispetto che c’è stato, a differenza di quello che dite, anche nelle altre canzoni che lo richiedevano. Certo, alla fine di ogni esibizione c’erano applausi scroscianti e anche qualche standing ovation spontanea, ma sono segnali di gradimento che il pubblico riserva a spettacoli che gradisce in tutto il mondo e con tutti i cantanti.
    Invito chi dubita a verificare su Youtube, dove sono presenti i video del concerto di Roma. Basta mettere le parole chiave ‘Marco Mengoni Tour Teatrale Roma’ e avrete a disposizione i video della serata, così potrete verificare con le vostre orecchie e i vostri occhi che si è cantato solo quando richiesto da Mengoni stesso, tipo su ‘Dove si vola’.

  4. forse io ero ad un altro concerto domenica perchè tutte queste minchiate scritte non le ho viste. Pubblico eterogeneo festoso e caloroso. Io mi aspetto per un concerto del genere una recensione di una persona competente e non le minchiate di Erika e qualcosa scritte forse seduta davanti alla tastiera immaginando l’ipotetico concerto di chi viene dal talent. Io consiglierei a chi ha scritto la prossima volta di alzare le chiappe e recarsi direttamente sul posto, aprire gli occhi e le orecchie e chiudere i pregiudizi anzichè ridicolizzarsi così con articoli poco credibili non solo per chi era presente ma anche per chi vede solo le foto senza esserci stato.

  5. Credo che lei domenica sera non si sia guardata bene intorno perchè io ero circondata da persone più che adulte…
    Due ottantenni che a fine concerto correvano sotto al palco per prendersi la prima fila…
    Un signore sulla sessantina in prima fila che urlava e si sbracciava più di quanto non facesse tutto il teatro…
    Signori oltre la cinquantina in piedi che ballavano come forse non avevano mai fatto in vita loro…
    Signore oltre la quarantina, comprese mia madre e mia zia, che sono uscite da quel teatro piene di emozioni e con la voglia di vedere Mengoni in concerto ancora, ancora e ancora…
    Credo che chi ha il dovere di recensire un evento come questo debba prestare molta più attenzione di quanto non abbia fatto lei, perchè da quello che ha scritto sembra che lei in quel teatro non ci abbia messo proprio piede.

  6. Sono stato al Gran Teatro ma anche ad altre 3 date del tour teatrale di Marco Mengoni. Le adolescenti (definizione strettamente anagrafica) ci sono ma coloro che hanno superato l’adolescenza da un bel pò sono molti di più. Famiglie, coppie e interi gruppi di amici over18 ma anche 30/40/50 che devono la loro amicizia a Marco Mengoni. Non sò cosa abbia visto lei ma io sono testimone così come sono testimone dell’incredibile RISPETTO tradotto in “silenzio” per l’esibizione di Can’t help falling in love with you in chiave soul o la preghiera per Amy in Rehab. Forse noi tutti eravamo tutti al Gran Teatro ad assistere ad un vero e proprio spettacolo per l’anima mentre altri alla stazione di Saxa Rubra, subito difronte.

  7. Oh si, moltissimi i giovani presenti, com’è anche normale che sia per un giovane artista talentuoso e bello come Marco, con una voce ed un carisma come non se ne vedevano da anni sopratutto in Italia….. Ma anche tantissi adulti, donne e uomini, famiglie, bimbi, molti anche over 50. Tutti con un unico punto in comune: il talento di questo magnifico ARTISTA. La serata è stata una delle più belle ed emozionanti, col pubblico caloroso ed affiatato, aldilà delle differenze d’età, lì per salutare Marco alla fine di questo bellissimo viaggio che è stato questo tour. C’era EMPATIA, e un’atmosfera di festa… nell’aria circolava tantissimo affetto e stima reciproca… lo scambio continuo che caratterizza il rapporto di questo ragazzo con i suoi fans che arrivavano da tutta Italia e anche dall’estero (L.A., Svizzera, Inghilterra, Bulgaria…).
    Nota: IL PUBBLICO SI ALZA SOLO QUANDO è MARCO STESSO A VOLERLO, lui così desideroso del contatto con il suo pubblico, che non sa fare a meno dell’amore diretto che esso sa trasmettergli.
    La penna (in questo caso la tastiera) dovrebbe essere messa nelle mani di chi la usa con competenza, e sopratutto con onestà riportando l’esatta immagine della realtà… altrimenti non si è giornalisti, ma cantastorie.
    Ma carissima autrice, le concedo il beneficio del dubbio, forse ha sbagliato concerto.

  8. Ragazzi, ma com’è possibile che si possa scrivere un articolo senza sapere di cosa si parla?!? E se si fa per una cosa semplice come un concerto, facilmente contestabile da chiunque vi abbia partecipato o abbia almeno visionato uno delle decine di video presenti in internet (!), chissà cosa ci fate credere sulle cose serie!!! Ho 40 anni, ero al concerto assieme a mio marito, anche lui 40, e di ragazzine ne ho viste ben poche in una sala comunque piena.

  9. ‘un concerto che fa sicuramente della suggestione visiva e sonora la sua forza’ scrivete in questa recensione, ‘Sarà un TOUR TEATRALE che farà della suggestione visiva e sonora il suo punto di forza’ scrive la Sony.
    ‘musica, movimento scenico, luci e scenografie si compenetrano fra loro per toccare ancora più da vicino l’anima di chi ascolta’ scrivete voi…ma ‘musica, movimento scenico, luci e scenografie compenetrano tra loro, per toccare ancor più da vicino l’anima di chi ascolta’ scrive anche la Sony.
    Leggete qua:
    http://www.facebook.com/notes/sony-music-italy/marco-mengoni-il-tour-teatrale/10150617077780786
    Bel copia-incolla

  10. Ero in prima fila con mio marito e come noi molti altri “anta”. Marco Mengoni ha realizzato uno spettacolo che riesce a soddisfare i gusti di un pubblico variegato, dai ragazzini ai più anziani,possoinoltre testimoniare che non è vero che ci siamo accalcati sotto al palco, questo è avvenuto solo sull’ultimo brano del bis, quando anche lui ha chiesto la vicinanza del pubblico, in fondo era l’ultima data e l’entusiasmo era alle stelle. E su, un po’ di comprensione, il ragazzo ha 23 anni e molta voglia di vivere che sa perfettamente trasmettere in chi ha ancora voglia di lasciarsi sorprendere!

  11. Allora innanzi tutto chiedo cortesemente educazione. Il mio pezzo non era offensivo per nessuno, tantomeno per l’artista che, sottolineo ancora, ha molto talento.
    La mia era una semplice constatazione: il pubblico era gremito di adolescenti…

  12. Sì ,ma dal suo articolo sembra che essere adolescenti sia quasi una colpa. Se i giovani che sono il nostro futuro sanno riconoscere e apprezzare il talento e la buona musica dobbiamo solo rallegrarcene!

  13. Di un concerto si analizza tutto… Vogliamo aggiungere una scenografia quasi del tutto assente? O la cover dei Queen che invece “canticchiavano”? Giusto per dimostrare che c’ero e che di concerti ne ho visti molti…
    Comunque ripeto, Marco Mengoni è molto talentuoso, questo volevo dire e questo ho detto…
    Per il resto potete scrivere ciò che volete… Accetterò le critiche e cercherò di imparare anche da queste.
    Buona giornata a tutti

  14. Lei ha visto il Solo Tour??? Quello era scenograficamente alla pari dei grandi show internazionali (anche qua, basta che va su Youtube e si vede tutte le date che vuole). Scenografie, ballerini, numerosi cambi d’abito e coreografie. Poi Mengoni ha scelto, come ribadito non so più quante volte in ogni intervista, di fare un tour teatrale dove ci fosse ‘più quadro e meno cornice’, (parole sue) quindi arrangiamenti stravolti da capo e scenografia minimale.
    Più quadro meno cornice, appunto.
    Lei quanti concerti teatrali ha visto?
    Me lo chiedo perchè le grandi scenografie, che io sappia per esperienza personale di anni ed anni di concerti, si addicono da sempre ai palazzetti, agli stadi, non ai teatri.
    Chi frequenta il teatro lo sa.
    E non ha speso neanche una parola sul fulcro di questi concerti, curato con Rigonat ed Elisa dallo stesso Mengoni, cioè gli arrangiamenti soul dei pezzi, o del medley motown, o dell’inserimento dei fiati. Sa di cosa stiamo parlando? Era troppo impegnata a fare il conto delle adolescenti?

  15. Buonasera, i dibattiti accesi ci sono sempre piaciuti, ma vi preghiamo di rimanere nel campo della buona educazione altrimenti saremo costretti a cancellare commenti con frasi o espressioni offensive.
    Diamo voce e spazio a tutti come sempre ma sappiatene approfittare
    saluti dalla redazione

  16. le hanno già risposto in molti ma anch’io voglio lasciare il mio commento. Ero presente al concerto di Roma ed essendo un maschio quarantenne mi infastidisce essere classificato parte del pubblico ” di adolescenti, ragazzine pronte a tutto”. Ho visto invece un gran bel concerto di un giovane cantante italiano che ha finalmente portato in teatro qualcosa di nuovo e di vivo, e non il solito cantautore con la chiatarra, col berretto seduto sullo sgabello . Complimenti a Mengoni!

  17. Per Erika Sambuco. Penso che tu hai scritto la recensione senza cognizione di causa. Io non sono adolescente, ho i miei 40 e passa anni e sposata. Sono andata ad una delle tappe di questo meraviglioso tour teatrale, precisamente a Catania, e sono rimasta basita nel vedere, accanto a molti giovani, persone di tutte le età, addirittura di 60 anni. Accanto a me seduti c’erano due coniugi sessantenni, appunto, e la signora si alzava ad applaudire come se fosse una diciottenne, E che dire dei coniugi di 50 anni, professori, conosciuti alla fine del concerto. Sono rimasta anche lì sorpresa nel sentire parlare il marito, fan accanito di Mengoni….sapeva certe cose riguardanti Marco più lui di me. Cara Erika ti consiglio di informarti meglio prima di scrivere e guardare le foto postate visto che sono la prova tangibile del pubblico vario che ha conquistato Mengoni passo dopo passo in questi 2 anni e mezzo di carriera, il quale si è consolidato dall’ inizio di questo tour fino alla data finale di Roma.

  18. Vorrei anche specificare che il silenzio si ebbe per tutta la durata del primo tempo di questo tour, non solo durante la cover di Elvis Presley. Nella seconda parte ci si scatena perche i pezzi lo richiedono. E poi stiamo parlando di un artista di 23 anni, il cui genere predominante è il pop rock, quindi non si può pretendere che ci sia il silenzio per tutte le due ore e mezza di spettacolo. Per quanto riguarda la scenografia, secondo Erika inesistente, posto parte della recensione fatta da Paola Gallo, speaker di punta di Radio Italia, presente come ospite al concerto di Treviglio ( Bergamo ) martedì scorso:
    ” Fare bella figura agli Arcimboldi di Milano è sin troppo facile ed anche dare il massimo a Udine alla presenza di Lady Voice Elisa. Sono contenta quindi di aver visto Marco Mengoni in un palazzetto con una pessima acustica, spoglio e senza nulla di accogliente. Penso che sia proprio da questi particolari che si giudica un “giocatore”, dall’altruismo e dalla fantasia appunto, come diceva De Gregori. Con la febbre alta e qualche tachipirina in corpo, (ora per fortuna la situazione è migliorata e al telefono mi hanno detto che dopo il freddo e gli antibiotici ora si tratta di semplice febbre che si curerà con 3 giorni di riposo, visto che la data di Ferrara di domani è stata rimandata) Mengoni ha deciso di non sospendere il concerto di ieri sera a Treviglio e di provarci comunque. Devo dire che mi piace l’idea essenziale dello spettacolo e della scenografia – troppi eccessi (anche vocali) rischiano di appesantire lo show – e la scelta di omaggiare mondi molto black come quelli della Motown. Nonostante la febbre dunque, lo spettacolo è scivolato molto bene con un sussulto speciale per me su Innuendo mixata con Psycho Killer e Rehab che anticipa The fool on a hill.”…..

  19. Oddio…il delirio….seguo spesso gli articoli che riguardano lo spettacolo e di solito mi limito a leggere e non a commentare ma in questo caso mi sento di scrivere, nonostante non sia stata al concerto e non sia poi una fan accanita di Mengoni, leggendo questo articolo non mi sembra che venga fuori che il concerto sia stato orribile o che mengoni sia un inetto, mi sembra un articolo onesto dove un giornalista espone quello che ha visto e quello che ha percepito. Che poi qualcuno abbia da obbiettare è normale ma così mi sembra un pò esagerato…

  20. Scusate eh, ma in italiano la frase “per lo più un pubblico di adolescenti” esclude che fossero presenti anche persone più adulte?! Non mi pare!! Sicuramente saranno state presenti, ma per il rimanente 80% di adolescenti si trattava! E non pretendo che in un concerto cali il silenzio, non eravamo ad un concerto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ma nemmeno dover stare in piedi per vederlo per più di tre brani consecutivi… Non mi serve guardare le foto perchè ho presenziato ed ho visto con i miei occhi e sentito con le mie orecchie… Ripeto, non ho espresso demerito, ma anzi, quasi un augurio, quello di poter arrivare con la sua musica e la sua voce a sempre più persone.

  21. Erika… eravamo TUTTI lì… non ho idea di cosa tu abbia visto ma è certo che la realtà è ben diversa. Spero che tu ti sia divertita lo stesso, che abbia ascoltato la bellezza delle soluzioni musicali messe giù (il duetto basso-batteria dopo Dall’Inferno, gli assoli di sax, la bellezza dell’intro di Solo con la tromba, gli assoli di chitarra al fulmicotone…), che abbia gradito le evoluzioni vocali di Mengoni e tutta la sua bravura sul palco. E sono certa che queste cose le hai tralasciate solo per motivi di spazio. In fondo, se si parla di un concerto, non è detto che bisogna far per forza un pezzo di critica musicale, no?
    Ah! non hai citato “Polvere”, quel pezzo strumentale bello bello. Ma vabbè… la musica… meglio lasciare spazio alla photogallery…

  22. Signora Cate, è questo il problema, lei dice che non c’è stata e per questo le sembra un articolo onesto, chi è stato al concerto non lo riconosce descritto in questo articolo. Non c’era l’80% di adolescenti (anche se c’erano anche adolescenti) ma era un pubblico misto, come quello di tanti giovani cantanti come Tiziano Ferro o la Pausini, mi creda perchè c’ero, identico pubblico.
    E non c’è stato questo ‘assalto’. La prima parte più intimista del concerto è stata seguita in modo molto raccolto e composto non per non conoscenza come allude sarcasticamente l’autrice dell’articolo, ma per rispetto, la seconda più movimentata è stata più animata per tutti ma questi assalti, questo muro di persone insormontabile, non li ho visti.
    Nessuno vuole mancare di rispetto a nessuno, però trovarsi davanti un articolo di questo tenore, pieno zeppo di inesattezze anche verificabili, lascia le persone non più giovani che hanno partecipato al concerto quantomeno spiazzate.
    Non si parla di nulla di artistico, neanche una parola sulla musica, sugli arrangiamenti, sulla scelta dei musicisti e degli strumenti musicali, sulla scelta dei pezzi del medley motown (che il pubblico conosceva…quindi poi così adolescente o ignorante non era, non sono pezzi conosciutissimi da tutti, probabilmente molto meno di Elvis) per uno spettacolo di due ore e mezza in cui la protagonista assoluta è la musica, rendiamoci conto. Oltretutto per far risaltare solo la musica è stata quasi azzerata la scenografia, è stata una scelta stilistica ben precisa dichiarata da mesi e si è cercato di farla passare per una mancanza…
    anche noi attendiamo quel qualcosa in più, che nelle recensioni si parli di musica, ad esempio

  23. da una recensione di un concerto forse ci si aspetta che si parli più di musica ,non ho visto citato ad esempio nessun brano del repertorio di Marco..le interpretazioni e arrangiamenti delle favolose coover,non me ne può fregar di meno della scenografia minimale o dalla percentuale di cui è composto il suo pubblico…….e basta volerlo a tutti i costi sminuirlo …..si bravo…ha talento…ma oltre il solito target non arriva….ma quando mai…il suo pubblico è vario e lui è arrivato e arriverà a chiunque lo ascolti senza pregiudizio o snobismo indipendente dall’età anagrafica…mi vengono in mente i Beatles all’inizio e i loro fan….sarei curiosa di leggere una sua recensione…..a proposito sono un’adolescente di 50 anni.

  24. le persone non sa accettar altrui pensier!
    Amo la musica è il libero pensare.. ma i programmi di talent (canori ); le persone che li seguono; sono cose che fanno venire il vomito e dispiacere.. si definiscono scuole etc .. ma fanno solo ombra a chi realmente fatica, lavora presso scuole corsi seri etc. per imparare solo ad usare la voce. tutto questo è solo merda. sempre con rispetto é ! 😉

  25. le persone non sa accettar altrui pensier!
    Amo la musica è il libero pensare.. ma i programmi di talent (canori ); le persone che li seguono; sono cose che fanno venire il vomito e dispiacere.. si definiscono scuole etc .. ma fanno solo ombra a chi realmente fatica, lavora presso scuole corsi seri etc. per imparare solo ad usare la voce. tutto questo è solo merda. sempre con rispetto é ! ;-).
    Comunque mi associo a quello che ha detto Cate.. La giornalista qui ha dato opinione non dando giudizi su alcuna cosa.
    Quindi siete voi i primi a dover prima leggere e comprende quello che 1 persona scrive prima di sbranarla.

  26. Magari prima impariamo a scrivere in italiano, poi a comprendere quello che la gente scrive, solo dopo possiamo pretendere che gli altri leggano e comprendano. E prima ancora evitiamo di essere volgari e offensivi.
    Comunque dimostra di parlare senza essere informato, visto che Mengoni ha studiato chitarra, pianoforte, canto e ha fatto anche una masterclass di jazz, oltre ad anni di gavetta dai matrimoni alle piccole produzioni, bussando alle porte delle case discografiche con i suoi lavori, come tutti i cantanti, nè più nè meno.
    A generalizzare si sbaglia sempre.
    Chiudo qua i miei interventi perché dopo le volgarità e le offese pesanti che ho letto penso che non sia più un luogo consono ai commenti su una manifestazione artistica.

  27. io ho sessant’anni ed ero al concerto di mengoni l’ho trovato strepitoso, mi sono deivertita ho visto tutto benissimo anche se non ero vicino e c’erano tante persone piu o meno della mia età , famiglie parecchi ragazzi e ragazze di tutte le fascie di età …ma che concero e andata a vedere chi ha scritto l’articolo , oppure sono persone prevenute che devono comunque criticare negativamente anche dove c’è solo da lodare. io ho urlato e cantato mi dispiace se ho disturbato la signora che ha scritto l’articolo un’altra volta non ci venga più cosi a risolto il fastidio. ma mi faccia il piacere…..

  28. Venire al concerto prima di sparare sentenze sarebbe opportuno dato che il pubblico era più che maturo! Ci siamo emozionati, abbiamo pianto , riso alle sue battute e anche scatenati sotto al palco nei pezzi più movimentati. Perchè non c’è niente da fare! Mengoni sa coinvolgere il pubblico ed era inevitabile che ci catapultassimo tutti davanti a lui. COME LO STESSO MENGONI HA SEMPRE VOLUTO! Sentire il calore del suo pubblico più vicino che mai. ” Da qui la scelta del teatro!” POSSO TESTIMONIARE CHE IO HO 16 ANNI E AL CONCERTO MI HANNO PORTATO TRE MIE PROFESSORESSE MENGONIZZATE COME ME! E VI ASSICURO CHE SONO RIMASTE STUPEFATTE da quello che è riuscito a fare quel ragazzo in tre ore con la sua grande voce! 😉 P.s. La prossima volta evitate di fare figuraccie!

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