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La Noctiluna illumina il femminino sacro

di Monica Casalini

Il termine Noctiluna (o Noctiluca) proviene probabilmente da “lux in nocte”, significa infatti “luce nella notte” e viene riferito alla luna. Gli antichi romani usavano questo termine per indicare i festeggiamenti in onore della Dea Luna, il 24 agosto. La Dea Luna (chiamata anche “Luna Noctiluca”) viene rappresentata, come Selene, con una fiaccola in mano. E’ una divinità molto antica, era infatti già venerata dai Sabini e dagli Etruschi. Con i Romani, però, vide il suo massimo splendore e le furono dedicati tre templi: uno sul Palatino, uno sul Campidoglio e un altro sull’Aventino (fondato da Servio Tullio). Durante i festeggiamenti, questi santuari, erano illuminati con centinaia di torce e candele per tutta la notte.
Il culto legato al Noctiluna attraverso i secoli è cambiato nella forma, ma non nel contenuto ed è giunto sino a noi quasi intatto. Nel “Polycraticus” di Giovanni di Salisbury, leggiamo di un corteo di donne al seguito di una “noctiluca”, termine con cui probabilmente egli indica una donna con una lanterna.
Allo stesso modo, nel XIII secolo nel “De universo”, Guglielmo d’Alvernia racconta di misteriose signore della notte (dominae nocturnae) guidate da una “donna abbondanza” (domina Abundantia), che si riuniscono per richiamare gli spiriti che propiziano la fertilità.
Durante questa festa si celebrava la femminilità, si chiedeva fertilità e abbondanza. Eppure la Dea Luna è colei che porta la luce, Luciferina, ma essendo luna ha anche una parte buia e nascosta, infatti in questo giorno si riflette sulla parte oscura di noi stesse, sui misteri del femminino sacro. Non solo. In alcuni documenti (pochi per la verità) risulta che “Noctiluca” è una figura androgina; Levio si esprime così in proposito: “Perciò ti adoriamo come se tu fossi la Venere feconda, sia femminile che maschile, comunque, Noctiluca, che illumini la notte, tu sei la Luna feconda.”
Anche Filocore, nel suo Atthis, dice che, per offrire sacrifici alla luna, gli uomini si vestono da donne e le donne da uomini, perché essa è ritenuta contemporaneamente maschio e femmina.
In questo senso possiamo intuire come Yin e Yang siano in perfetto equilibrio, la Dea fertile è ogni cosa: è maschile e femminile all’unisono, è luce e oscurità, vita e morte. E’ quindi un momento importante dell’anno, tra eternità, continuità ed equilibrio delle cose.
In questa notte possiamo ritrovare la nostra vera natura, meditare sulle nostre potenzialità, possiamo fare davvero ogni cosa.
Siamo a metà tra Lammas e Mabon, si deve perciò cominciare a pensare ai propositi per il futuro, visto che il tempo dell’abbondanza celebrato a Lammas sta per finire.
Corrispondenze
Fasi lunari: tutte. La cosa migliore sarebbe festeggiare durante l’esbat di agosto. (E sinceramente, avendo trovato una sola fonte che la lega al 24 agosto, credo che anche nell’antichità fosse così, ma tenendo conto anche dei legami con le fasi oscure, lascio il beneficio del dubbio).
I cibi rituali
Pane (semplice o alle erbe), sottoli e sottaceti (meglio se fatti da noi), insalate di cetrioli, lattuga, patate e pomodori (anche essiccati), la panzanella, le macedonie fatte con mela, cicliege nere e uva e papaya. Da bere è perfetto l’orzo o la birra.
Erbe: alga marina (alga brigitta -noctiluna scintillas-), erba lunaria, gardenia, gelsomino, giglio, limone, malva, mirra, ninfea bianca, sandalo, spighe di orzo, salice bianco, vite.
Cristalli: acquamarina, berillo, calcedonio, larimar, madreperla, perla, pietra di luna, selenite, quarzo ialino, zaffiro bianco.
Metalli: argento.
Divinità: Triplice Dea, Diana, Luna, Selene, Artemide, Ecate, Iside e le Dee Madri.
Colori: bianco, perla, argento.
Incenso: sminuzzate nel mortaio mirra, sandalo, malva e gelsomino in parti uguali. Bruciatelo per ottenere protezione dalla Dea Luna, per ricevere da lei messaggi in sogno o semplicemente per onorarla.
Animali: noctula (o nottola, il pipistrellino), lucciole (Lampyris noctiluca), medusine luminescenti (noctiluna pelagia).
Simboli: triplice luna, le fiaccole e le candele.
Rituali
Fare un rituale all’aperto sarebbe la cosa migliore. Visto che si onoreranno due feste in una, entrambe dedicate alla Luna, si smuoveranno e si invocheranno le energie femminili, sarà quindi un momento molto forte per tutte le donne.
Bisogna concentrarsi sull’oscura forza femminile, sul potere rigenerante e meditare sui propri poteri. Ringrazieranno la Dea per averci donato il sesso femminile e attingeremo dalla sua forza per il lavoro magico.

Diana as Personification of the Night by Anton Raphael Mengs

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