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Paraolimpiadi, il senso dello sport vero

di Marzia Santella
Cecilia Camellini, colpita da cecità, presente anche a Pechino nel 2008 ha  vinto due medaglie d’oro in questi giorni, un’atleta simbolo di queste paraolimpiadi: Si stanno svolgendo a Londra dal 29 agosto e termineranno il 9 settembre. A pochi importa, così sembra. La RAI servizio pubblico dopo le olimpiadi in cui ha dato fondo alle sue risorse, non si spreca a dare spazio se non a tarda notte. Un centinaio gli azzurri che partecipano nel  assoluto oblio generale. Un Paese, l’Italia, in cui il rispetto delle persone diversamente abili e’ pari allo zero. Lo si riscontra nell’accesso ai servizi pubblici di ogni genere: dai mezzi pubblici, agli uffici, alle case, alle cure. Un mondo ostico a chi non per sua colpa deve fare i conti con una condizione di vita non normale ma sicuramente non meritevole di tale ghettizzazione. Quest’anno anche Alex Zanardi partecipa. Un esempio assolutamente forte il suo,  ha suscitato ammirazione, stima ed esempio per moltissime persone.  Assoluta incredulità la mia leggendo il commento di Paolo Villaggio: “Le paralimpiadi di Londra fanno molta tristezza, non sono entusiasmanti, sono la rappresentazione di alcune disgrazie e non si dovrebbero fare perché sembra una specie di riconoscenza o di esaltazione della disgrazia.” Dissento nel modo più assoluto. Un commento che può venire da una persona che nemmeno per un secondo della propria vita ha saputo mettersi nei panni degli altri. Non ha saputo pensare a quanta forza ci vuole, fisica ma soprattutto psicologica, quanta forza di volontà hanno questi atleti diversi dai normodotati solo per capacità di reazione. Non abbiamo idea delle difficoltà che incontrano per allenarsi, ma nemmeno del sapore più intenso procurato da un nuovo record, da una medaglia, dal confrontarsi con gli altri dal sentirsi veri sportivi. Queste olimpiadi dovrebbero essere prime nei calendari a Rio de Janeiro. Il presidente  Giorgio Napolitano si è complimentato al telefono con il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Pancalli per i successi di Camellini e di Pamela Pezzuto nel tennis da tavolo, auspicando altre vittorie, attendendo poi tutti gli atleti al Quirinale per il rituale riconoscimento. Gesto isolato il suo. Vorrei, ma resto sempre una sognatrice, che non ci fossero più differenze. Vorrei che attraverso lo sport si potessero educare i giovani ad aver rispetto di tutti, e che tutti avessimo, da cittadini, le stesse possibilità. Attraverso la televisione ed i media  si può invertire il trend c’è ancora tempo per rimediare e dare a questi atleti il valore che meritano lontani da doping e da scommesse milionarie che ricevono incessantemente spazio e attenzione che potrei definire maniacali. Calcio e solo calcio 24 ore al giorno 7 giorni la settimana. Gli eccessi fanno male, se doppati o venduti ancora di più. Onore agli atleti veri! In bocca al lupo!

4 COMMENTI

  1. Solo una precisazione all’articolo, la RAI sta trasmettendo 10/11 ore al giorno di dirette di queste Paralimpiadi, sulla sua rete dedicata allo sport, ovvero RAISPORT UNO,rete,he visto il totale switch off in tutto il territorio nazionale del digitale Terrestre, è visibile da tutti sul canale 57 del digitale Terrestre appunto.
    Quindi non è vero che la RAI da spazio alle Paralimpiadi solo a tarda notte.A tarda notte su RAIDUE va in onda il riassunto della giornata,ma le gare sono visibili,come detto su RAISPORT UNO.
    Per il resto concordo con quanto scritto nell’articolo.

  2. Gentile Ivan,
    l’impegno della RAI a cui mi riferivo era sulle reti principali: le olimpiadi dei normo dotati erano visibili su RAI 2 con dirette fiume mentre ora sono relegate su Raisport. Comunque La ringrazio per la precisazione, per il suo commento e la sua condivisione di massima.
    Marzia

  3. E’ triste sapere che Paolo Villaggio faccia simili commenti dopo le serie “fantozziane” da “ritardo mentale” Uno che si è messo in ridicolo per anni critica i piu sfortunati….sarei contento di sentire la risposta di Zanardi in merito..

  4. Grazie Enrico.
    Non so, onestamente, se il signor Villaggio possa meritare una risposta. Una massima di Socrate che calza a pennello: “Esiste solo un bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza.”
    Un caro saluto.
    Marzia

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