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L'Italia centra in pieno i parametri del Protocollo di Kyoto

di Lorenzo Tagliaferri

La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ha salutato con gioia la notizia del raggiungimento da parte dell’Italia dei parametri in accordo al Protocollo di Kyoto. La grande soddisfazione è tutta nei numeri che riguardano il nostro paese e che non solo permettono di raggiungere un obiettivo prefissato, ma che permettono addirittura di andare oltre le stime iniziali e di poter dare inizio ad un nuovo processo di modifica dell’attuale sistema di produzione energetica. Il dossier realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile si chiama “Dossier Kyoto” ed è utile a tracciare un bilancio di quelli che sono stati i provvedimenti presi per venire incontro agli accordi. Il periodo di riferimento, o periodo di verifica, è quello che va dall’anno 2008 fino all’anno 2012 e sottolinea numeri sorprendenti per il nostro paese: l’Italia ha prodotto in questo periodo di tempo una media annuale di 480 MtCO2eq (milioni di tonnellate di anidrite carbonica equivalente), una cifra al ribasso rispetto agli accordi che prevedevano una produzione media annuale di 483,3 MtCO2eq, con una diminuzione, in percentuale, del 7%. Una percentuale che supera di circa lo 0.5% l’originario 6.5% degli accordi sull’emissione media annua con riferimento al 1990. C’è da dire che per il raggiungimento di questo straordinario risultato ha pesato, almeno per il biennio 2011-2012, la profonda crisi economica che ha colpito il settore industriale nazionale, ma sarebbe assai limitativo ridurre il discorso a tale giustificazione. Lo sa bene il Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Edo Ronchi, che prima chiarisce come: “quindici anni fa, quando fu firmato il Protocollo di Kyoto, in Italia c’era una forte divisione fra chi sosteneva che non fosse necessario e avrebbe comportato solo costi rilevanti e chi riteneva che fosse necessario ridurre le emissioni di gas serra e che questo impegno avrebbe prodotto opportunità largamente prevalenti e non solo ambientali.” e poi sottolinea ulteriormente che: “facendo oggi un bilancio, molti anni dopo, si può dire che le analisi del partito del ‘protocollo, costo elevato non necessario’ erano completamente sbagliate sia dal punto di vista economico (si è raggiunto l’obiettivo senza costi insostenibili), sia ambientale (i gas serra, ormai sono tutti d’accordo, sono alla base della grave crisi climatica)”. A ulteriore conferma della bontà del progetto sostenuta dal presidente Ronchi c’è un dato che permette più di qualche riflessione sull’importanza del contenimento degli agenti inquinanti non solo per la salvaguardia dell’ambiente ma anche per l’equilibrio economico della bilancia dei pagamenti; in Italia la quantità di ricchezza generata per unità di risorsa consumata, tra il 2000 e il 2009, è cresciuta di circa un terzo, si è passati cioè, da 1,5 a 2 euro per chilogrammo di materia consumata dall’economia nazionale. A questo dato va collegato il costo crescente di tutte le materie prime, in primis i combustibili fossili, che presentano una fattura energetica di 65 miliardi di euro solo nel 2012, corrispondente ad una percentuale del 4,5% del Prodotto Interno Lordo, che sono una diretta conseguenza del balzo in alto fatto dal costo medio dell’energia derivata da petrolio, gas e carbone passati in 10 anni da 200 a oltre 450 euro (TEP, tonnellata equivalente di petrolio). Risulta chiaro come questa fattura sarebbe assai più salata se nel conto finale non fossero intervenuti gli stimoli alla produzione di energia da fonti rinnovabili, attraverso gli incentivi. La strada delle rinnovabili è anche nei numeri un importante punto di partenza e di arrivo nella sostenibilità della produzione energetica, se ne rendono conto i cittadini per primi, preoccupati per la propria salute e per la salute della propria terra, ma se ne stanno rendendo conto anche i governi impegnati nella ricerca di uno stimolo economico che possa funzionare da traino nell’economia globale, l’aria pulita.
Per saperne di più: http://www.fondazionesvilupposostenibile.org/dtln-1189-L%92Italia_centra_Kyoto%3A_emissioni_di_gas_serra_a__7%25?cid=47438

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