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55.Biennale d'Arte di Venezia, Free (fucking) Foolery di Dido Fontana

di Elisabetta Rossi

La mostra, curata da Veronica Voltolina, ospita una trentina di opere del fotografo trentino ed è stata allestita presso gli spazi della Gervasuti Foundation, attualmente una delle location veneziane più alternative e interessanti nel campo della sperimentazione artistica contemporanea – sede del Padiglione dell’Iraq della passata edizione della Biennale e, quest’anno, sede del Padiglione delle Maldive.
Dido Fontana, Veronica Voltolina, principe Maurice
Dido Fontana, Veronica Voltolina, principe Maurice
Drag Queens, modelli androgini, show girls e artisti sono i protagonisti della mostra, catturati dallo sguardo spregiudicato di Fontana. Fotografo e art director, recentemente ha esposto alla Walls Gallery di Amsterdam e prodotto un portfolio per Playboy Italia.
L’ambientazione è naturalmente raffinata: gli spazi della Gervasuti Foundation, ricavati in un diroccato palazzo nel sestiere di Castello, sono il frutto del tempo che trasforma la materia, senza prevedere, per scelta, l’intervento di restauro da parte dell’uomo. Unica concessione, un giardino realizzato con colore verde flou e con un gioco di ombre a corredo delle pareti della corte interna per rappresentare, con l’effetto ottico, una continuità tra il giardino reale e quello ideale.
Chiediamo a Dido a quali progetti sta lavorando:

“Varie cose belle: sono sul mio secondo libro (il primo lo trovate qui: www.blurb.com), una campagna importante assieme a Claudio Bellin e Litodelta e un calling da London che fa sempre bene. Oltre a ciò, a breve verranno stampate e messe in vendita delle t-shirt con le mie immagini, serie limitata: silk print anni ottanta tirate a mano, roba figa insomma”.

 

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