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Il cuore della Performing Art al Drodesera 2013

di Elisabetta Rossi
Dal 26 luglio al 3 agosto 2013 alla Centrale Fies di Dro, in provincia di Trento, una “crew” di artisti e creativi italiani under 35, concretizza l’intreccio con autori, gallerie d’arte, designer, stilisti, interior designer, architetti, centri di produzione e boutique creative. Un lavoro sul campo che mischia diversi immaginari collettivi e personali pronti a fondersi e scomporsi nuovamente per raccontare sempre qualcosa di nuovo, attraverso linguaggi alternativi.foto
Contenitore e centro propulsivo di tale innovazione artistica è la centrale idroelettrica di Fies, da oltre trent’anni sede del festival Drodesera. Nelle cinque sale, realizzate in questo affascinante edificio, si sperimenta l’incontro tra il teatro e le arti visive, la musica, la moda, il design, l’architettura, le nuove tendenze.
La Centrale Fies diventa così palcoscenico di un festival imprevedibile, in continua evoluzione, in cui arti performative, arti visive e musica live si compenetrano con modalità sempre diverse.
Quest’anno l’appuntamento trentennale con la performing art e il teatro ha una nuova veste, che nega  in qualche modo quella canonica e tradizionale: ci si trova ad avere a che fare con un pulsante organo senza corpo che spalanca vie d’uscita e d’entrata mutando ritmo e forma. Forse un cuore, un dispositivo pronto a disilludere le aspettative di chi si sente al sicuro all’interno delle categorie convenzionali.
Il cuore è un organo sensoriale, un sofisticato centro per ricevere ed elaborare le informazioni. Un cervello che cambia modelli ritmici di battito ad ogni emozione provata, un modo “altro” per rielaborare quello che accade, così come l’arte contemporanea ridisegna la realtà con le categorie e i codici dell’adesso. Tre le tappe per esprimere il passaggio a un nuovo immaginario, attraverso questa speciale bio-porta “cronenberghiana”: Codalunga, Brut, Live Works, oltre a cento artisti selezionati durante questo anno di lavoro pronti a mostrare la loro poetica e nuovi linguaggi mediante l’estetica, ls ricerca, i messaggi e i tentativi.
Cuore è anche il sostantivo che, a seconda della locuzione, arriva a coprire una parte di senso importante nella nostra lingua. Si dice cuore del problema, a cuore aperto, un tuffo al cuore, toccare il cuore, giurare portando la mano al cuore, cuore di ghiaccio, cuore di tenebra, cuor di leone, cuore solitario, cuore semplice, dare cuore, cuore spezzato, cuore nero.
Parteciperanno: Anne-Sophie Turion and Jeanne Moynot (FR) Alessandro Sciarroni (IT) Stabilemobile Compagnia Antonio Latella (IT) Barbara Ungepflegt (A) Brut@CENTRALE FIES (A) Cesare Feudi e La Belva Psicadelica (IT) Codalunga@CENTRALE FIES (IT) Codice Ivan (IT) Collettivo Cinetico (IT) Enrico Pantani (IT) Florentina Holzinger & Vincent Riebeek (A/NL) Francesca Banchelli (IT) Francesca Grilli (IT/NL) Giovanni Morbin (IT) Live Works_performance art award@CENTRALE FIES (IT) Luca Pucci, Franco Airaudo and Emanuele De Donno (IT) Mali Weil (IT) Mara Cassiani (IT) Michael Fliri (IT/ A) Michikazu Matsune (A/J) Motus (IT) Ninos Du Brasil (IT) P o P _ X (IT) Pathosformel (IT) Philippe Quesne / Vivarium Studio (FR) Quiet Ensemble (IT) Ricci/Forte (IT) Sabina Grasso (IT) Serena Osti (IT) Sissy Biasin (IT) Societas Raffaello Sanzio/Romeo Castellucci (IT) Teatro Sotterraneo (IT) Valentina Curandi / Nathaniel Katz (IT/CA) Zachary Oberzan (USA)

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