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L'Auditorium in delirio per Mannarino

di Serena De Angelis

Mai visto un Auditorium Parco della Musica come quello di ieri sera: in migliaia hanno affollato la Cavea per il “Concerto per sole chitarre” di Alessandro Mannarino. E non solo: in molti, speranzosi di trovare biglietti last minute sono accorsi e, costretti a rimanere fuori, si sono accalcati alle transenne che chiudevano l’ingresso, ascoltando il concerto da fuori come magra consolazione.
Finché nel momento della discesa dell’artista dal palco che preludeva al bis, Mannarino è andato dalla sicurezza che tratteneva i fan a stento dietro alle transenne e con un “ma fateli entrare..!” ha regalato loro quel che rimaneva del suo spettacolo. Come avesse detto “al mio via scatenate l’inferno” altre decine di persone si sono riversate nel parterre e si sono godute il lungo bis accalcati a bordo palco. Tre ore di concerto, coinvolgente come non mai, Mannarino ha dato il meglio di sé.
Un perfetto One Man Show tra cavalli di battaglia, da “Serenata Lacrimosa” a “Me so’mbriacato”, monologhi teatrali e un Bella Ciao, sembrava non voler più scendere dal palco. Nonostante le indicazioni ripetute di “questo è l’ultimo”, il cantautore andava avanti perché il pubblico non chiedeva altro. E anche quando sembrava essere finita torna per la terza volta sul palco con il suo amico Andrea Rivera per un brano “scritto la sera prima” a quattro mani. Il pubblico è in delirio, ormai incontenibile dalla security dell’Auditorium dove, è risaputo, si deve stare rigorosamente seduti, al massimo puoi muovere il piedino a tempo di musica. E invece no, ieri sera no: era impossibile tenere a bada migliaia di persone che ballano. Una vera festa della musica, bravo Mannarino!

 
 

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