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Ecologia del vivere: La politica deve scegliere da che parte stare!

di Peppe Mariani
ANZIANOIl 20 novembre si è svolto l’ennesimo presidio sotto il ministero economia e finanze in Via XX Settembre a Roma, insieme al Comitato 16 Novembre Onlus e moltissime persone con disabilità gravi e gravissime. Accompagnati dai loro parenti ed anche da molte persone che hanno inteso sostenere concretamente la loro sacrosanta battaglia. Che cosa chiedono? Ripeto le parole che urlavano con tutta la loro sofferenza, del fisico e del cuore, e la loro dignità, sempre integra, di cittadini traditi dallo Stato: ” ASSISTENZA INDIRETTA E IL NOSTRO DIRITTO DI SCELTA di vivere nelle nostre case invece che negli ISTITUTI RSA LAGER”. Che cosa è successo? I carabinieri del Nas hanno chiuso 18 strutture per disabili e anziani, al termine di un maxi controllo in tutta Italia per verificare le autorizzazioni e il rispetto dei requisiti igienico-sanitari. In alcuni casi i militari hanno rinvenuto farmaci e cibi scaduti. La task force istituita dal ministro Lorenzin ha segnalato 102 persone all’autorità giudiziaria e 174 a quella sanitaria, oltre ad aver accertato 174 violazioni penali e 251 amministrative (Fonte Ansa). Qualcuno potrebbe commentare: “Finalmente” constatiamo più controlli e più sensibilità da parte degli organi preposti e delle istituzioni. Se questa constatazione avviene spesso, cioè tutte le volte che le denunce diventano visibili e vibranti, e la “non risposta” diventa abitudine o permane «in statu quo ante», la mia irritazione diventa ribellione. Perdonatemi se potete! Ma non posso trattenermi da osservare, che questo stato di cose, vergognoso, (sono state oggetto di denunce da parte del sottoscritto qualche anno fa, e per questo sono stato sentito formalmente dagli inquirenti), come “constatiamo”, sono di nuovo “punto e a capo”! Ma se stiamo in crisi, ci fanno osservare queste persone, e queste RSA oltre ad essere residenze dispendiose per le “povere” casse statali e quindi dell’intera cittadinanza, e “non offrono quella qualità di vita e calore umano che può offrire la famiglia”, perché il governo non inizia a discutere di sostenere economicamente le persone con disabilità attraverso “l’assistenza indiretta, che costerebbe la metà del costo RSA/LAGER”? Comprendo che parliamo di un argomento complesso e delicato, ma deve essere affrontato e risolto. Le diverse sfide che il mondo della disabilità lancia alla società, penso che la più impegnativa delle quali può essere individuata nel garantire una condizione di vita integrata e dignitosa, alle persone gravemente non autosufficienti. Spesso, quasi sempre, il nucleo familiare è costretto da solo a far fronte a questa esigenza primaria per la vita del disabile e della sua famiglia. Faccio alcune considerazioni. Fino al momento in cui i disabili sono minori, si riesce in qualche modo, con moltissima fatica e buona volontà, a dare loro risposte sia nel campo della scuola sia della riabilitazione, ma poi si apre un problema enorme quando il disabile raggiunge la maggiore età. Chi prende in carico il disabile adulto? Ci sono strutture e personale all’altezza del compito? E’ come se il problema a diciotto anni e un giorno svanisse. Lo spirito che dovrebbe accompagnare il decisore pubblico, dovrebbe essere sempre la presa in carico reale e l’accompagnamento della persona disabile nelle varie problematiche durante tutte le fasi della vita. Ma riusciamo a capire che dovremmo cercare di razionalizzare le risorse e mettere insieme le strutture già esistenti sul territorio, laddove oggi c’è un’enorme frammentazione e alcune volte una competizione selvaggia tra i diversi attori che si occupano di questa realtà? Ma ci rendiamo conto che spesso, come si evince da queste situazioni vergognose, non c’è una cultura di sostegno e politiche di “regia sociale” per assicurare assistenza dalla nascita fino all’età adulta a questi cittadini e alle loro famiglie. Tutti sono pronti a giurare di occuparsi del problema del ‘dopo di noi’ (la preoccupazione di ogni genitore di disabile: quando non ci sarò più io chi lo accudirà?). Ma di fatto constatiamo, ancora una volta, che sia la persona disabile sia il nucleo familiare, che a sua volta ha bisogno di essere sostenuto e accompagnato, sono lasciate sole e purtroppo quando le istituzioni intervengono, registriamo quello che hanno scoperto i carabinieri del Nas : “Tre anziani ospitati in una Comunità di alloggio per anziani a Roma erano stati alloggiati in un seminterrato fatiscente, privo di abitabilità e in pessime condizioni di manutenzione. La struttura è stata chiusa dai carabinieri del Nas durante la maxi operazione condotta in 1.000 strutture per disabili e anziani in tutta Italia. I tre anziani, in esubero rispetto alla capacità ricettiva della struttura, erano stipati in un seminterrato con pareti invase dall’umidità e con l’intonaco cadente. I carabinieri hanno trovato anche una donna allettata in evidente stato di disidratazione. Per questo è stato avvertito il 118 che ha disposto il ricovero ospedaliero dell’anziana. Nell’ambito dell’ispezione, in un frigocongelatore a pozzetto, sono stati rinvenuti e sequestrati alimenti congelati (petti di pollo e spezzatino di vitella) privi di ogni documentazione e in cattivo stato di conservazione e insudiciati perché privi d’involucro protettivo. Il titolare della struttura è stato denunciato”(Fonte Ansa). Se permettete, è inaccettabile!

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