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Calipso Chaos @Auditorium Parco della Musica


di Eleonora Quadrana
Le Calipso Chaos, una giovane band tutta al femminile, è pronta ad esibirsi in un palcoscenico importante come quello della Sala Petrassi, nell’Auditorium Parco della Musica.  Le incontriamo poco prima del concerto e le scopriamo emozionate, i segni dell’adrenalina che sale prima del concerto. Come delle giovani donne sull’orlo di un precipizio, entusiaste di essere arrivate così in alto, ma spaventate di non riuscire a volare e di non superare questa difficile prova nell’esigente modo che si sono prefisse. Nella loro diversità, ognuna affronta quest’attesa nel modo che più le è proprio. E’  questo il bello della musica, appena sul palco, ognuna è indivisibile dall’altra, l’armonia di quella musica è la fusione perfetta delle loro diversità e dei loro strumenti: Laura Avallone, voce e chitarra acustica; Annalisa Baldi, chitarra acustica, Martina Bertini, basso elettrico, Alessandra Di Magno, coro e Tamara Schiacciati cajon e percussioni.
Insieme, approfittando della vigilia della festa della donna, ci raccontano il mondo femminile in tutte le sue sfumature: la maternità, l’omosessualità, la seduzione, i clichè e la violenza, sia fisica che morale, che il gentil sesso, sempre più di frequente, si trova a subire. In questo sono aiutate da un gruppo di artiste, le Womart, anch’esse tutte donne, che con la loro arte raccontano e aggiungono pathos allo spettacolo già suggestivo della musica.
Emanuela e Chiara Serini si occupano del body painting, Selvaggia Cognetti de Martis  dipinge una bellissima finestra, dalla quale una fanciulla osserva rondini volare, ma immobile e triste sanguina, Eleonora Raggiante mostra tutta la sua femminilità nel ballo di Salomè, e Martina Marchionne è la vera voce narrante della serata, l’attrice attraverso piccoli monologhi ci illustra perfettamente il contenuto della canzone che sta per iniziare.
Tutte insieme queste artiste ci regalano uno spettacolo interessante e insolito, lasciandoci un messaggio sul quale riflettere, la donna deve essere forte, nella sua naturale fragilità, deve combattere perché nessuno possa utilizzarla come merce, perché nessuno la modifichi per poi poterla vendere meglio, perché la donna conosca il suo valore e possa mostrarlo fiera al mondo!

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