Di Stefania Taruffi
Giovedì 11 settembre 2014 si è svolta nella splendida cornice della città di Pompei, la Premiazione della I edizione del Concorso Letterario Nazionale per artisti emergenti intitolato al famoso scrittore ungherese, Sandor Marai. L’evento è stato ospitato nella Sala Consiliare del Comune della città d’arte famosa in tutta il mondo per i suoi scavi archeologici, dal Sindaco della Città di Pompei, Nando Uliano e del neo Assessore alla cultura, Pietro Orsineri, le cui autorevoli presenze, hanno fatto da solenne e cortesissima cornice alla premiazione.
Spiegano i fondatori dell’Onlus In-Oltre: “L’iniziativa ha come obiettivo quello di promuovere la figura e l’opera di Sàndor Màrai e di incoraggiare l’amore per l’arte della scrittura, favorendo la crescita e il cammino degli autori meritevoli che non hanno ancora conosciuto la notorietà presso il grande pubblico perché, come diceva Marai, “la scrittura non è solo uno strumento, la scrittura è il potere, è la forza più grande che esista”.
Maurizio De Giovanni ha spiegato il difficile compito degli aspiranti scrittori: “Lo scrittore di racconti è diverso dallo scrittore di romanzi. Il romanzo è una ‘costruzione’ e ha bisogno di un’architettura diversa. Quando uno scrittore scrive un romanzo, deve tenere conto di tutto quello che serve, come la costruzione di un palazzo, con tutti i suoi spazi. Il racconto invece è una ‘struttura’. Si tratta sempre di una costruzione, ma che deve avere il valore, il senso e la potenza di uno schiaffone o di una carezza. Il racconto è una cosa difficile. Quindi un concorso sui racconti, è difficile. Anche per i giurati stessi che devono scegliere i migliori. Perché i racconti sono diversi e tutti belli. Per definizione non esiste un ‘canone’: la scelta non è estetica, ma è di sensazione ed è stata fatta in base a ciò che abbiamo provato noi giurati nel leggerli. Il concorso rappresenta per questi giovani scrittori emergenti un passo in più in una strada difficilissima da percorrere per uno scrittore di racconti, che è quella di trasferire un fatto, un’idea, dei personaggi e delle emozioni in quello strano piccolo tubo che passa dal cuore di chi scrive a quello di chi legge: più breve è questa distanza, più si è sicuri che la temperatura di quello che va dal cuore di chi scrive possa mantenersi uguale, arrivando al cuore di chi legge”.
Tutte le vincitrici, sono state intervistate da Italiamagazine, dove a breve troverete le loro storie di vita e professionali.
Era presente alla serata il Presidente della Quaderno Edizioni Stefania Spisto, la casa editrice che curerà la pubblicazione dell’antologia che raccoglierà i racconti dei seguenti finalisti selezionati dalla Giuria:
Daniela Montella – “La città di pietra”
Benincasa Pino – “Un’incantevole condanna”
Prisco Ciro Antonio – “L’intervista”
Capuano Romolo Giovanni “OSS”
Pino Sorrentino – “Da lontano si capisce “meglio”
Giannotti M. Annunziata– “Sono Re”
Giampino Anna Marzia – “L’onda lunga della fine”
Paolo di Mauro – “Non potevo fare altrimenti”
Miseria Salvatore – “L’odore dell’aria”
ItaliaMagazine, da sempre molto vicino al mondo della cultura e ai giovani artisti e scrittori emergenti in Italia, è stato media-partner del Concorso in tutte le sue fasi.
Renato Mazzei ha presentato anche un toccante video sulla vita dello scrittore e ha dichiarato questo Premio letterario “Il Premio letterario della futura Fondazione Marai, che dovrà avere un respiro internazionale”.
Il Curatore del Premio, Francesco Paolo Oreste ha espresso tutta la sua soddisfazione per la riuscita del concorso e per la presenza, come presidente della giuria, di Maurizio de Giovanni: “Proprio lui che “Il sangue di San Gennaro”, quella gente amata e raccontata da Sandor Marai, la loro Fame, il loro Amore, quei due nemici sempre a braccetto, ce li mostra in tutta la loro complessa vitalità” , ma anche per l’appassionata partecipazione al progetto da parte di tante persone che, spiega: “Hanno aderito con gioia all’iniziativa e si sono sentite gratificate e appagate solo dal ricevere in cambio, rispetto al loro impegno, la consapevolezza di partecipare a qualcosa di bello, che dia voce alla speranza”.
Se è vero che ”La salvezza dell’uomo deriva anche da ciò che legge”, è anche da sottolineare, perché evidente in tutto il suo svolgimento, che l’iniziativa si è potuta realizzare e ha raggiunto un notevole successo, grazie soprattutto alla competenza e alla passione di tutte le persone e le istituzioni che hanno creduto fortemente in questo progetto culturale. Quindi si può tranquillamente dire che “La salvezza dell’uomo deriva anche da cosa ciascuno di noi s’impegna a realizzare nella vita”.
Il fatto poi, che questa iniziativa sia stata partorita proprio in Campania, una regione così martorizzata da inefficienze e malavita, è un chiaro segnale che vi è anche un forte desiderio di valorizzare il territorio, le persone, quello che di buono c’è in questa terra: la comunicatività, la creatività, l’arte, la professionalità di molti, la passione, la cultura, la bellezza in tutte le sue forme.
Questo concorso e l’evento di ieri, sono proprio la testimonianza che esistono anche nuove energie positive, legate a doppio nodo al mondo culturale e alle battaglie che una piccola nicchia di ‘appassionati’ muove per contribuire alla bonifica del tessuto sociale, a dispetto della mancanza di fondi economici, di supporti, spesso di volontà politica e soprattutto di sacrificio personale. La cultura in Italia va avanti solo grazie agli ‘appassionati’, che se si ha la fortuna anche trovarli a capo di ambienti istituzionali e culturali, come in questo caso a Pompei e Napoli, fanno davvero la differenza.
Citando Sandor Marai, il concorso ha rilanciato la sua celebre frase: “Per l’idea ci vuole la parola, senza la parola non c’è scambio, giusto un brulichio nella coscienza, come formiche sulla pelle”. Noi tutti che crediamo ai sogni di tanti giovani e teniamo al loro futuro, vogliamo aggiungere che alla parola e allo scambio, dovrebbe seguire sempre l’azione concreta, che si tramuta in opportunità per chi s’impegna, per i migliori che investono in conoscenza e professionalità, come i ragazzi che abbiamo conosciuto in questa splendida occasione.